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Il 100% del Porto Turistico ora è del Comune ma Aponte non ci sta e dichiara guerra a Capri
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25/01/2016 - (Dall'Informatore Popolare di domenica 17 gennaio)
Battaglia sul Porto Turistico di Capri. L’amministrazione comunale non fa neppure in tempo ad annunciare di aver sottoscritto l’atto con Invitalia per la cessione delle sue quote ed ecco che la Navigazione Libera del Golfo fa la sua dichiarazione di guerra presentando ricorso al Tar con richiesta di annullare tutta la procedura. L’amministrazione in un comunicato diffuso lunedì scorso annunciava: “Il Comune di Capri è da oggi l’unico proprietario del suo Porto Turistico. L’ente comunale ne dà conferma ufficiale comunicando di aver sottoscritto a Roma, davanti al notaio Dott.ssa Chiara Cioffi, l’atto di compravendita del 49% della società Porto Turistico di Capri spa versando nelle casse di Invitalia una cifra di poco superiore ai 5 milioni di euro”.
L’iter era stato avviato nel novembre 2014, quando Invitalia manifestò la volontà di vendere tutti gli asset portuali nazionali di sua proprietà, tra cui il Porto Turistico di Capri. Il 49% della società era stato oggetto di numerose offerte, tra cui quella della Navigazione Libera del Golfo, che presentando sul piatto 5.040.000 di euro si aggiudicò provvisoriamente tali quote. Nella sua qualità di socio di maggioranza il Comune decise così di esercitare il proprio diritto di prelazione pareggiando l’offerta della Nlg. Tutto finito, dunque? Per niente.
Il gruppo Aponte non ci sta e avvia la battaglia contro l’acquisizione da parte del Comune dell’intero pacchetto societario. La Nlg ha presentato ricorso al Tar Lazio con istanza di sospensione cautelare di tutti gli atti. Un vero atto di guerra e di ostilità da parte del gruppo armatoriale che insieme alla Snav detiene il monopolio nel trasporto turistico e crocieristico con Capri con l’appoggio di numerose attività imprenditoriali capresi. In pratica la Navigazione Libera del Golfo sostiene che Invitalia avrebbe dovuto dar seguito all’aggiudicazione provvisoria. La società marittima che fa capo a Nello e Bruno Aponte ha, infatti, chiesto di bloccare la procedura per la cessione del 49% della Porto Turistico Spa e di sospendere l’esecutività di una serie di provvedimenti, presentando ricorso contro il Ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia, Città di Capri e Porto Turistico di Capri Spa.
Ma Capri affila le armi. Una battaglia bipartisan visto che sull’argomento si sono trovati d’accordo in Consiglio Comunale sia maggioranza che opposizione. “Naturalmente noi resisteremo, non solo perché abbiamo agito nella piena legalità. Qui si gioca una battaglia di principio contro chi ci combatte una guerra da anni”, è la replica dell’amministrazione, che aggiunge: “L'isola non appartiene a nessuno se non ai suoi abitanti ed a chi la ama”.

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