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Tassa di sbarco, Capri e Anacapri ai ferri corti. La Primavera alza la voce: "Le percentuali di riparto non si cambiano"
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16/02/2016 - "Contributo di sbarco: il Comune di Capri avvia la procedura in attesa della posizione del Comune di Anacapri". Lo scrive in un post, pubblicato sulla pagina facebook ufficiale, il gruppo politico della Primavera che guida l'amministrazione di Capri.
"Nelle scorse settimane il Comune di Anacapri ha proposto di rivedere la percentuale di riparto dell'imposta di sbarco (66% Capri e 34% Anacapri), già concordata tra i due Comuni qualche anno fa, in assenza di nuovi dati a disposizione in tema di flussi turistici", scrive la Primavera e aggiunge: "In pendenza di tale posizione unilaterale del Comune di Anacapri, il Consiglio Comunale ha deciso quindi di avviare la procedura per istituire il contributo di sbarco e nei prossimi giorni richiederà allo stesso Comune di Anacapri di confermare l'accordo già in essere, riservandosi in caso contrario di istituire comunque un nuovo contributo di sbarco, in linea con la nuova normativa vigente e in considerazione del fatto che l'unico porto dell'Isola è nel nostro Comune".
"Il Comune di Capri, su cui ricadono gran parte dei costi derivanti dalla diversa distribuzione dei flussi turistici sul territorio, sostiene che tale accordo non sia svantaggioso per nessuno degli enti coinvolti e che non vi sono motivi per modificare l'accordo già sottoscritto: per questo non accetterà accordi diversi o al ribasso che non siano nell'interesse di tutta la comunità dell'isola", continua la Primavera e conclude: "Il Comune di Capri si adeguerà pertanto alla nuova normativa e, pur non riconoscendo alcun potere di veto a nessun ente, chiederà al Comune di Anacapri di esprimere al più presto eventuali diverse posizioni in materia".

A SEGUIRE ECCO LA NOTIZIA DIFFUSA DALL'ANSA SULL'ARGOMENTO.
Aumenterà di un euro la tassa di sbarco per i turisti che approderanno a Capri ed è scontro tra i due Comuni dell'isola sulla percentuale di riparto degli incassi. L'intesa tra le due amministrazioni dell'isola è sull'aumento del ticket di sbarco (da quest'anno denominato «contributo di sbarco») che passerà da 1,50 euro a 2,50 euro, invece lo scontro è sulla ripartizione degli oneri. Dall'entrata in vigore della tassa, tre anni fa, vengono distribuiti per il 66% al Comune di Capri e per il 34% al Comune di Anacapri. Il consiglio comunale di ieri sera, che doveva votare l'istituzione della nuova imposta, intendeva lasciare la ripartizione invariata. Acceso dibattito nella seduta-fiume durata fino a tarda sera e scontro nell'assise comunale tra maggioranza e minoranza.
L'opposizione guidata dal capogruppo Marino Lembo chiedeva all'amministrazione di soprassedere e riprendere il colloquio con Anacapri per trovare un'intesa che andasse incontro alle esigenze dei due comuni, la consigliera di minoranza Paola Mazzina chiedeva di non andare ad uno scontro muscolare con Anacapri, mentre la maggioranza intendeva votare la delibera della nuova istituzione del contributo di sbarco. Alla fine l'argomento è stato rinviato, con l'istituzione di una commissione intercomunale formata dal capogruppo di maggioranza con delega al turismo Antonino Esposito e dal consigliere del gruppo di minoranza Salvatore Ciuccio. Il sindaco di Anacapri Franco Cerrotta aveva avanzato una proposta di mantenere invariate le precedenti percentuali di ripartizione per la quota di 1,50 euro e di dividere al 50% gli introiti derivanti dall'aumento dell'euro.
Dopo un'accanita e accesa discussione si è deciso di non votare l'argomento e di demandare ai consiglieri Esposito e Ciuccio l'incarico di cercare un'intesa con l'amministrazione comunale di Anacapri. Altro argomento scottante nell'ordine del giorno del consiglio comunale era quello della modifica dello statuto del porto turistico avendo il Comune esercitato il diritto di prelazione per diventare socio unico. Anche su questo argomento c'è stato scontro in consiglio tra maggioranza e opposizione, mancando il parere del revisore dei conti. Il sindaco Gianni De Martino ha deciso di acquisire il parere e rinviare l'argomento alla prossima seduta che si terrà fra otto giorni. (ANSA)

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