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Il sogno di Christian, al volante in carrozzella grazie alla solidarietà dell'isola: "Così conquisto un po' di libertà"
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25/02/2016 - (Fonte: napoli.repubblica.it - di Pasquale Raicaldo)

Christian potrà guidare un’auto, finalmente. E lo farà grazie a due joystick speciali, del costo di 23 mila euro, ma soprattutto grazie al cuore di Capri, la sua isola. Che si è rimboccata le maniche per realizzare il sogno di libertà di un ventiquattrenne disabile, costretto da dieci anni su una sedia a rotelle a causa di una forma di atrofia muscolare spinale, una subdola malattia degenerativa ereditaria.
Lui sgrana gli occhi e, orgoglioso, ripercorre le tappe di una favola a lieto fine: “Avevo preso la patente: l’esame di teoria, la pratica. E avevo acquistato un’auto speciale, usata, con accesso al posto guida direttamente con la sedia a rotelle. Costo 44 mila euro, tanti sacrifici per abbattere le barriere. Per rendermi indipendente. Ho dovuto chiedere dei prestiti, non è stato semplice. Poi, mi sono accorto che i comandi non erano compatibili per le mie esigenze. E per riuscire a guidare, occorreva l’installazione di quegli strumenti supplementari, che non potevo permettermi. Oggi, per un disabile acquistare un’auto speciale vuol dire affrontare i costi di una fuoriserie per una semplice utilitaria”.
Ma Christian non si dà per vinto. E lancia un appello attraverso Facebook: “Concittadini capresi, datemi una mano”. Ci mette la faccia e l’isola gli apre il cuore: mercatini di natale, serate di beneficenza, salvadanai distribuiti nei negozi, la stampa locale che sostiene la sua battaglia, una colletta dei dipendenti dell’Atc e un contributo dei tassisti capresi. Una raccolta di fondi alla quale partecipano persino capresi emigrati: “Dalla lontanissima Thailandia o dalla Finlandia: mi hanno inviato un pacco con dei doni, cioccolatini e una lettera bellissima. Ho sentito il calore dei miei concittadini”.
Il costo della caparra per i nuovi dispositivi, realizzati dal Centro mobilità disabili di Pomezia, è presto raggiunto, manca qualcosa per completare l’acquisto (per contribuire, info sulla pagina Facebook “Christian Durso”). “Finalmente potrò tornare ad Agropoli, dove sono nato, da solo e in modo indipendente”, sorride Christian. Per il quale il bicchiere è sempre stato mezzo pieno. Da oggi lo è di più perché – spiega - “guidare significherà conquistare un pizzico di libertà in più”.
A Capri, l’isola d’origine di sua madre, il giovane si è trasferito con la famiglia (papà Dario, mamma Maria e il fratello William) a vent’anni, dopo aver conseguito il diploma tecnico mentre la malattia si aggravava: prima stagista in un albergo di prestigio (“Paga bassa, ma ero felicissimo: io, che avevo sempre avuto bisogno di aiuto, mi sentivo finalmente utile”); oggi centralinista nel Comune di Capri, con un contratto da apprendista. “E intanto - racconta orgoglioso - sono riuscito anche a viaggiare, malgrado le difficoltà per chi convive con una disabilità totale: Londra, la Spagna, la Germania, Malta: migliorare l’inglese, esplorare posti nuovi”.
L’ultimo sogno era mettersi al volante. Lo ha realizzato grazie al cuore nobile di Capri, la sua isola.

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