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Gli armatori contro il Comune di Capri: "Non si può chiedere di ridurre le corse e, contemporaneamente, concedere nuovi attracchi al porto di Marina Grande"
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23/05/2016 - Non si possono chiedere meno attracchi e poi autorizzare nuovi accosti. Gli armatori del Golfo di Napoli rispondono a muso duro alle richieste che arrivano dal sindaco di Capri. Un ricorso al Tar è già stato inoltrato proprio dagli armatori contro due nuovi accosti concessi nel porto di Marina Grande mentre, invece, erano stati autorizzati inizialmente per Marina Piccola. Il Comune di Capri intanto va oltre: è di ieri la notizia che l' amministrazione comunale ha commissionato ad un' agenzia specializzata uno studio per regolamentare i flussi veicolari di accesso a Marina Grande. Lo sforzo dev' essere quello di cercare di dividere il più possibile la coincidenza tra gli arrivi delle navi e il normale traffico degli autoveicoli che si muovono lungo le strade dell' isola. Il comune, dunque, cerca in ogni modo di evitare l' appesantimento complessivo della zona portuale. Uno sforzo che fino ad oggi, comunque ha prodotto solo polemiche. «Bisogna rispettare innanzitutto la tabella degli orari - spiega il comandante Raffaele Aiello, amministratore delegato di Snav e presidente di Fedarlinea - perché sono proprio i ritardi nelle partenze e negli arrivi a generare confusione e pericoli. Sono perfettamente d' accordo con quanto ha detto ieri al Mattino l' ammiraglio Arturo Faraone: il rispetto degli orari è un elemento essenziale per evitare il sovraffollamento delle banchine a Capri come in tutti gli altri porti del Golfo di Napoli. È impensabile ritardare gli accosti: si scatenerebbe un effetto domino che coinvolgerebbe tutti i porti del Golfo». Non bisogna dimenticare che la partita è comunque in mano alla Regione: sia le capitanerie di porto che i comuni intervengono in questa materia, ma le decisioni finali spettano all' amministrazione regionale. «È proprio al quadro degli orari approvato dalla Regione - interviene Nello Aponte, presidente della Navigazione Libera del Golfo - che facciamo riferimento e che è stato concordato e approvato. Il caos a Marina Grande si combatte anche con l' organizzazione. Noi come Navigazione Libera del Golfo è da tempo che chiediamo di poter vendere anche i biglietti della funicolare e del trasporto pubblico caprese. Si eviterebbe, con questo accorgimento, l' ingorgo di passeggeri che si forma per l' acquisto dei ticket sull' isola. La materia è molto complessa. Non si può chiedere di ridurre le corse e, contemporaneamente, concedere nuovi attracchi al porto di Marina Grande. Non stiamo parlando di piccoli numeri: i battelli autorizzati per Marina Piccola e che invece ora arrivano a Marina Grande riescono a trasportare anche 80 passeggeri per corsa. Siamo di fronte ad una vera e propria anomalia con forzature interpretative di ogni genere: le corse erano state autorizzate come gita turistica dalla Costiera Amalfitana e da Massa Lubrense e dovevano attraccare con mezzi di capacità ridotta a Marina Piccola. Non si capisce in base a quale principio queste corse sono state trasferite a Marina Grande e vengono effettuate con mezzi più grandi. Attendiamo risposte dal tribunale amministrativo. Se il porto di Marina Grande crea preoccupazione per sovraffollamento, certamente non si possono autorizzare nuovi accosti». Una vicenda, quella delle gite turistiche, che tiene banco da mesi. Lo spirito iniziale era quello di tour organizzati in costiera amalfitana e in penisola Sorrentina per fare il giro dell' isola e che non potevano prevedere lo sbarco dei passeggeri a Capri. Poi sono state concesse autorizzazioni per utilizzare uno sbarco orario per una gita a Marina Piccola; ora questi sbarchi avvengono nel porto di Capri. «Abbiamo presentato un dettagliato ricorso al Tar - spiega l' avvocato Salvatore Ravenna, direttore dell' Acap e consulente legale delle principali compagnie di navigazione che operano nel Golfo di Napoli - riteniamo che l' autorizzazione rilasciata dalla capitaneria di porto dell' isola sia una forzatura che non possiamo trascurare. Il quadro orari degli accosti è quello fissato dalla Regione Campania ed è quello a cui bisogna far riferimento. Non ci possono essere nuove autorizzazioni mascherate da gite turistiche. Abbiamo fatto ricorso alla giustizia amministrativa e aspettiamo con fiducia che sia fatta chiarezza su tutta questa vicenda. A Marina Grande arrivano mezzi più grandi e il movimento passeggeri è diventato rilevante: come si può chiede di diminuire gli accosti a compagnie che l' effettuano da anni e contemporaneamente assistere al rilascio di nuove autorizzazioni». Ma il caos non riguarda solamente gli accosti: occorre disciplinare meglio anche il deflusso dei passeggeri dalle banchine. «Noi facciamo il possibile - spiega il comandante Salvatore Di Leva, amministratore di Alilauro-Gruson - ma ancora molto si può fare. Chiediamo, ad esempio, il rispetto delle corsie. Lo sbarco e l' imbarco va disciplinato e tutti, anche i gruppi, devono rispettare i flussi».
(Fonte: Il Mattino)

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