14/07/2016 - E' in vendita nelle librerie e sulle piattaforme on line "Pietro, Giuseppe e il Lenzuolo" di Walter Memmolo e Angelo R. Memmolo, Gangemi editore-Roma.
Uno dei co-autori, Walter Memmolo, medico e giornalista napoletano, è molto noto a Capri dove per anni ha prestato la sua opera professionale all'ospedale Capilupi.

Da sempre al centro di forti dibattiti in merito alla sua autenticità, la Sindone risulta ancora oggi un documento misterioso ed affascinante che suscita l'interesse di molti studiosi affermati, sostenitori e oppositori della stessa, i quali ricercano con assiduità risposte a dubbi e interrogativi che la Sindone pone come sfida all’intelligenza.
Gli studi scientifici sulla Sindone, a partire dalla famosa fotografia realizzata da Secondo Pia nel 1898, hanno certamente, grazie soprattutto alle ricerche condotte dallo STURP (Shroud of Turin Research Project) nell’ottobre del 1978, portato nuova luce nella lettura del telo creando un settore di studio a sé stante, quello della Sindonologia, che aggrega discipline scientifiche diverse, sebbene non si sia ancora svelato il mistero della formazione dell’Immagine.
Gli autori, Walter Memmolo ed Angelo R. Memmolo, in “Pietro, Giuseppe e il lenzuolo”, utilizzano, nella cornice romanzesca, una serie di notizie frammentarie per cercare di ripercorrere il percorso della Sindone nel periodo che va dal 30 al 42 d.C., andando incontro a molteplici difficoltà tipiche di chi vuole trattare un argomento dal punto di vista storico ma si ritrova a dover fare i conti con una documentazione scarsa che attesti la reale esistenza dell'oggetto sacro dal I secolo d.C. alla metà del XIV secolo.
Attraverso un linguaggio essenziale che permette una lettura scorrevole del testo, gli autori avanzano ipotesi e tesi interessanti, con l'intenzione non di condizionare il lettore ma di stimolare la riflessione su episodi che presentano non poche difficoltà interpretative. Degna di nota è l'ipotesi originale di depistaggio per assicurare ai posteri il Telo Sacro ad opera di Pietro e Giuseppe d'Arimatea, a cui gli autori sono giunti incrociando logica ed immaginazione su elementi storici, contribuendo a gettare un lampo di luce su un periodo di cui della Sindone non si riscontrano documenti propriamente storici.
Il lettore si trova inevitabilmente catapultato nel coinvolgimento partecipato della riflessione sulla Passione, Morte e Resurrezione di Gesù di Nazaret, come spettatore della visione realistica degli avvenimenti. E' interessante notare, inoltre, come il testo sia sempre preciso e lineare, nonostante la forte presenza di richiami al passato che non distraggono l’attenzione anzi aiutano il lettore a seriamente interrogarsi sul più grande mistero dell’umanità.

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