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L' 11 settembre apre la mostra "Capri Orient Express". Esposizione delle opere di Marco Bagnoli, Domenico Bianchi, Remo
Salvadori, allestita fino all'11 dicembre |
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06/09/2016 -
Il prossimo 11 settembre, alle ore 16,00, nella Chiesa della Certosa di San Giacomo apre Capri
Orient Express. La mostra, ideata e curata da Sergio Risaliti con il coordinamento tecnico
scientifico di Patrizia Di Maggio, direttore della Certosa, si svolge nell’ambito della
manifestazione CAPRI - THE ISLAND OF ART,
Il progetto Capri Orient Express, per la Certosa di San Giacomo e Villa Lysis, è focalizzato su tre
grandi protagonisti dell’arte italiana contemporanea: Marco Bagnoli, Domenico Bianchi, Remo
Salvadori, le opere dei quali, colloquiando felicemente con due luoghi storici e centrali per la storia
e l’identità di Capri, sottolineano il proficuo rapporto a tutt’oggi esistente tra antico e moderno.
Il progetto è nato anche a seguito della lunga collaborazione tra il curatore e gli artisti per alcune
significative esposizioni temporanee: nella Limonaia Grande di Boboli in Palazzo Pitti, in occasione
di Semper a Palazzo Medici Riccardi nel 2008 e per La nostalgia dell’infinito, allestita nel 2012 a
Viareggio nel ventre di un’imbarcazione in costruzione per i Cantieri VSY), ed è maturato a seguito
della riflessione suggerita dalla presenza ricorrente, nelle opere scelte, di elementi simbolici tratti
dalla cultura orientale e mediorientale.
Viene evocata così una tradizione formale e concettuale che
nel Mediterraneo ha dato origine al dialogo e alla convivenza tra culture diverse, spesso penetrate
nell’arte, nella filosofia, nella tradizione scientifica e nella poesia italiane.
Le opere di Bagnoli, Bianchi e Salvadori, in dialogo con le culture del Mediterraneo e del lontano
Oriente, riattivano memorie e conversazioni tra gli antichi maestri di spiritualità e il mondo dell’arte
occidentale, riallacciano scambi simbolici e conoscenze formali, diffuse nei secoli lungo le vie del
mare e nei porti, e mostrano un’esperienza dell’arte come conoscenza e visionarietà “altra”.
Significativo è l’incontro con la Certosa, che nelle sue linee sinuose evoca analoghi paradigmi
formali dell’architettura orientale, e con Villa Lysis, così nominata in riferimento al Dialogo Liside
di Platone, la residenza del colto e raffinatissimo Jacques Fersen, rappresentante di un modo di
vivere e di pensare libero ed emancipato, che si è nutrito anche di riti, simbologie e suggestioni
orientali e mediorientali.
Capri The Island of Art, organizzata dall’omonima Associazione culturale in partnership con Città
di Capri e con il Polo museale della Campania per la mostra alla Certosa di San Giacomo, consolida
il format di evento diffuso sul territorio.
Le opere d’arte, in gran parte site specific, sono collocate nei luoghi emblematici dell’isola, come la
Piazzetta, ma anche in spazi privati, nei grandi alberghi, lungo le strade, sulle pareti di una casa, sul
crinale della montagna, per suggerire al pubblico un differente approccio, culturale e sensoriale, ai
luoghi dell’isola. Gli artisti sono stati infatti chiamati a “interpretare” i miti, i luoghi e le storie di
Capri, e ciascuno si è espresso con il proprio linguaggio, dalla scultura alla pittura alle azioni
performative. Ne deriva un itinerario inedito che sorprende, incuriosisce, seduce e pone domande a
chi soggiorna sull’isola o la visita per un breve periodo, e l’inclusione della Certosa sottolinea che lo
sviluppo e la promozione della cultura contemporanea non possono prescindere dal recupero di
matrici e luoghi centrali nella storia e nell'identità del territorio.
L’attività di Marco Bagnoli, Domenico Bianchi e Remo Salvadori iniziò prima dell’esplosione
della Transavanguardia (1978-79), a ridosso dell’affermazione internazionale dell’Arte Povera.
Hanno partecipato a rilevanti manifestazioni espositive come la Biennale di Venezia e Documenta di
Kassel, a mostre personali in importanti musei italiani e stranieri (Marco Bagnoli: Magasin di
Grenoble, Castello di Rivoli, IVAM di Valencia, Museo Pecci di Prato; Domenico Bianchi: Stedelijk
Museum di Amsterdam, Castello di Rivoli, Macro di Roma; Remo Salvadori: Magasin di Grenoble,
Museo Pecci di Prato, MAXXI di Roma), a mostre collettive, tra cui Identité Italienne, Chambres
d’Amis, Terrae Motus, Europa Oggi e Minimalia.
Opere dei tre artisti sono esposte in prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, tra
cui il Museo MADRE di Napoli, il Castello di Rivoli, il MAXXI di Roma.
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