05/10/2016 - Il vino degli imperatori, che nasce nelle vigne di Palazzo a Mare del parroco di Marina Grande Don Vincenzo Simeoli, è l’ ultimo esempio di un’ uva autoctona che il sacerdote coltiva con estrema cura, amore e passione nella sua terra che si trova nell’ area archeologica di Palazzo a Mare. In quella pianura dove l’ Imperatore Augusto nel I° secolo a.C. costruì il suo palazzo imperiale e nel tratto di costa i bagni che oggi ancora mostrano i resti romani e portano il nome di Bagni di Tiberio. Don Vincenzo Simeoli anche quest’ anno con un pizzico di anticipo ha voluto personalmente partecipare alla tradizionale vendemmia e alla raccolta dell’ uva da cui scorre quel nettare che, nello spazio della sua antica cantina, viene sottoposto al torchio meccanico e racchiuso nelle botti da dove poi sgorga la bevanda che ancora oggi si presenta con un bouquet particolare fatto di un mix di uve tutte capresi dal Greco Bianco al San Nicola Bianco e l’ uva Palummina che serve ad ottenere il vino d.o.c. sia bianco che rosso.
(di Mariano Della Corte da Il Mattino)

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