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Va all'asta la storica "Santa Maria del Mare": il prezzo base per aggiudicarsi il cimelio del golfo di Napoli è 6 milioni e mezzo
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04/11/2016 - Poco più di sei milioni e mezzo di euro. E’ quanto potrebbe pagare l’eventuale vincitore dell’asta in programma il dieci gennaio del prossimo anno per “portarsi a casa” un pezzo di storia del Golfo di Napoli: l'ex Santa Maria del Mare, una nave costruita nel 1931 dal cantiere tedesco Werft - Kiel e ben nota a chi, un po’ di anni fa, frequentava l’Isola Azzurra. Lo yacht infatti, dopo essere stato venduto a Sir Thomas Sopwith ed essere stato utilizzato persino dalla US Navy nella Seconda Guerra Mondiale, fu in servizio infine sulla rotta Napoli - Capri per molti anni.
E tra gli addetti ai lavori circola voce che sia proprio qui che abbia iniziato a navigare l'allora giovanissimo Gianluigi Aponte, oggi patron della MSC, alle prese con il suo primo imbarco. Un inizio fortunato, in ogni caso, visto che proprio a bordo della Santa Maria del Mare il futuro armatore avrebbe trovato anche l’amore, visto che è su questo ponte che avrebbe conosciuto la moglie, figlia di un facoltoso banchiere ebreo. Ma del resto chissà quanti ricordi di napoletani e non solo sono legati alle sale di questa imbarcazione, 62,20 metri di lunghezza e 53,80 di larghezza: nulla a che vedere, certo, con le motonavi attualmente in circolazione nel Golfo ma per quei tempi un bel progetto e, di sicuro, un lotto fascinoso per chi ne volesse rievocare i fasti.
La stima della perizia è di 11 milioni e 700 mila euro, ma alla prima vendita del 24 maggio scorso nessuno ha ritenuto di voler sborsare questa cifra così come, del resto, alla seconda del 23 settembre quando il prezzo base era già sceso a 8 milioni e 775mila. Resta quindi da vedere cosa accadrà alla terza occasione, quando il prezzo base sarà invece di 6 milioni 581mila e 250 euro, con offerta minima 4.935.937,50 e rialzo minimo in caso di gara pari a 250mila.
Di sicuro, per questo cimelio marittimo (oggi in banchina al Porto di Napoli e che tra un cambio di mano e l’altro è arrivato all’attuale denominazione di Rossy One) c’era anche già pronto un progetto firmato da Luca Dini, un nome ben noto agli addetti ai lavori che ha già preparato progetto e rendering per il completamento di una ipotetica una sistemazione di lusso per 12 ospiti e 17 membri di equipaggio che potrebbero viaggiare ad una velocità massima di 18 nodi e 13 di crociera con una spesa aggiuntiva di seicentomila euro. Un'imbarcazione privata non proprio velocissima, certo, per le concezioni contemporanee ma sicuramente di estremo fascino.
Fonte: Il Mattino

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