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Capra in bilico per molte ore sul dirupo sovrastante la provinciale Capri-Anacapri, gara di solidarietà per salvarla
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07/01/2018 - Una capra è rimasta in bilico per alcuni giorni sul dirupo, con il serio rischio di finire di sotto e di scivolare per decine di metri fino a rotolare sulla via provinciale Capri-Anacapri. L'eventuale caduta non avrebbe dato scampo alla capra. Un esemplare della stessa specie, nella mattinata dello scorso primo gennaio, era morto dopo un volo dal burrone. E così, per evitare un'altra morte atroce, è scattata una sorta di gara di solidarietà a favore della capretta selvatica.
Dopo la segnalazione pervenuta da parte di passanti che hanno sentito belare la capra, il personale del comando di Polizia Municipale di Anacapri, Vigili del fuoco, Capri Outdoors, Cnsas (corpo nazionale soccorso alpino speleologico), protezione civile, unitamente a Michele Ferraro e Danilo Vacca facenti parte del gruppo dronisti Capri Fly Drone, si sono recati nel giorno dell'Epifania sul posto per un sopralluogo. In primis per scongiurare pericoli per la circolazione veicolare e pedonale sulla strada provinciale sottostante e inoltre per studiare un piano di recupero dell’animale. Così, con il primo drone di Michele Ferraro si sono effettuati tre voli per eseguire grafici atti a tracciare i percorsi da seguire in arrampicata in discesa in sicurezza, mentre con l’altro drone Danilo Vacca monitorava lo stato in cui versava la capra, per verificare se era ferita e se aveva mobilità.
Le operazioni sono continuate il giorno seguente, quando di primo mattino è ripartita la macchina operativa formata da Polizia Municipale guidata dal comandante Raffaele Caso che ha coordinato l'intera operazione, dall'Arma dei carabinieri con il comandante di stazione Cristoforo Perilli, dalla protezione civile, dal dronista Michele Ferraro, dai volontari quali Marco Ferraiuolo esperto in arrampicata per eventuali consigli, dal consigliere comunale Massimiliano Ferraiuolo, dal veterinario Daniele Perrone che ha fornito medicinali utili a calmare l’animale per eventuali reazioni in fase di recupero e ha fornito le sue conoscenze tecniche per il comportamento dell’animale e per l’uso del sedativo. Sul costone il gruppo dei rocciatori del Cnsas.
E' stato interdetto diverse volte il traffico veicolare e pedonale della strada provinciale sottostante unitamente agli accessi alla scala fenicia per agevolare le manovre di recupero. Dato il forte vento il drone ha avuto problemi nel volare ma è riuscito ad individuare l’animale, localizzato nello stesso punto in cui si trovava nel giorno precedente, cosi con gli schemi forniti dai voli i rocciatori su due fronti laterali all’animale si sono calati anche in condizioni meteo non agevoli. Dopo almeno tre ore di operazione (binocoli alla mano, reflex con zoom 1000 e drone sotto) la capra, vedendosi accerciata, da sola si è divincolata e ha raggiunto un punto più sicuro per poi scappare e quindi mettersi in salvo.
L'operazione per fortuna è andata a buon fine, terminando a mezzogiorno di domenica 7 gennaio senza danni a persone, a veicoli e allo stesso animale.
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