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Trasporto ammalati da Capri a Napoli con ambulanza con il solo autista e infermiere ma senza medico: protesta dei sindacati che denunciano un "increscioso episodio" accaduto pochi giorni fa |
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31/01/2018 -
Trasporto di ammalati da Capri a Napoli con ambulanza con il solo autista e un infermiere, ma senza medico. Scatta la protesta dei sindacati. Le segreterie di Cisl Fp, Uilfpl e Fials hanno inviato una nota congiunta al direttore sanitario del Loreto Mare e del Capilupi e per conoscenza a tutti i vertici dell’Asl Napoli 1 Centro, sottolineando che “nell’esecuzione dei trasporti secondari è fondamentale una precisa valutazione delle condizioni del paziente in quanto è di primaria importanza una assistenza adeguata durante tutto il tragitto per prevenire ulteriori complicanze”. La classificazione recepita dall’Asl prevede “l’accompagnamento infermieristico solo per i pazienti che non hanno nemmeno un accesso venoso” (e pure ci sarebbe da discutere considerando i disagi nel trasporto da Capri a Napoli). In tutti gli altri casi “la competenza dell’accompagnamento secondario è esclusivamente del medico con un team composto dall’infermiere, dall’oss/osa e dall’autista”, ribadiscono le organizzazioni sindacali. “Questo significa - scrivono Cisl Fp, Uilfpl e Fials - che la presenza del medico è obbligatoria e che nessun medico può demandare la competenza ad un infermiere in nessun caso”. Nei giorni scorsi è accaduto il contrario: un “increscioso episodio” secondo quanto raccontano i sindacati, denunciando che una paziente in condizioni critiche è stata trasferita da Capri a un ospedale napoletano con solo autista e infermiere, è rimasta sulla barella dell’ambulanza per molte ore fino a tarda notte a causa dei lunghi e inspiegabili tempi di attesa per il ricovero in quello che dovrebbe essere uno dei centri di riferimento delle emergenze per Capri. Autista e infermiere con ambulanza, che per di più non hanno potuto far rientro notturno sull’isola, non sono riusciti a fronteggiare le resistenze dei medici di quel presidio, “che sostenevano - è la denuncia dei sindacati - di non avere posti letto e nemmeno barelle su cui appoggiare la stessa ed in questa diatriba sono passate ore”. I sindacati chiedono ora l’ordine di servizio fatto all’infermiere che ha accompagnato la paziente, la procedura per i trasferimenti secondari adeguati per l’ospedale Capilupi che contempli la navigazione di novanta minuti e precisano che “gli infermieri di Capri restano a disposizione per tutti i trasferimenti come sin ora fatto, ma solo ed esclusivamente con il dirigente medico”.
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