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Il giallo di migliaia di dischetti in plastica spiaggiati sulle coste del Tirreno, dal Lazio a Ischia e Capri. L'ipotesi di Clean Sea Life: supporti impiegati nei sistemi di trattamento biologico delle acque |
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17/03/2018 -
Migliaia di dischetti forati in plastica, simili nella forma a cialde di caffè, hanno fatto la loro comparsa nelle ultime settimane in mare in vari tratti di costa italiana del versante tirrenico centro-meridionale, in particolare Lazio e Campania. Moltissimi gli avvistamenti lungo gran parte del litorale laziale, da Civitavecchia a Fiumicino, da Ostia ad Anzio al golfo di Gaeta, fino alle coste campane, Castel Volturno, il litorale flegreo, Ischia, Capri, la costiera sorrentina. Il grosso degli avvistamenti è avvenuto due settimane fa, quando Capri si è ritrovata invasa di questi oggetti misteriosi da Marina Piccola (cui si riferiscono queste foto diffuse sui social da Fabio Ferraro) a Marina Grande. Oggetti subito rimossi e gran parte conferiti nella raccolta differenziata della plastica. Del caso si stanno occupando i responsabili di Clean Sea Life, un progetto co-finanziato dall’Unione Europea e nato con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sulla quantità di rifiuti presenti in mare e sulle spiagge. In attesa di approfondimenti, la cosa più probabile secondo Clean Sea Life è che siano dischetti impiegati nei sistemi di trattamento biologico delle acque: sarebbero i supporti dove crescono i batteri che depurano l’acqua, assimilandone i nutrienti. Se fosse - come sembra - davvero così, come sono finiti in mare migliaia di questi oggetti invadendo le coste di mezza Italia? Da dove provengono? Da un impianto di depurazione?
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