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Ancora chiusa la funicolare di Capri, protestano l'amministrazione comunale e le associazioni: "Danno di immagine, disagi e caos"
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29/03/2018 - Proteste e malumori sull’isola di Capri per la mancata riapertura della funicolare. Per la prima volta Capri dovrà fare a meno nel periodo delle festività di Pasqua del prezioso mezzo di trasporto. I lavori di manutenzione e sostituzione dei motori, iniziati a gennaio, si sono protratti oltre il previsto e attualmente la Sippic Funicolare ancora non è dotata dei collaudi e dei nulla osta necessari alla riapertura della funicolare.
Molto duro è il sindaco di Capri Gianni De Martino che, in una nota inviata alla Sippic e trasmessa per conoscenza anche al Prefetto di Napoli, alla Città Metropolitana e al sindaco di Anacapri, “sollecita la riapertura dell’impianto, precisando che tale ritardo non solo ha provocato disagi enormi alla mobilità di turisti e residenti, ma anche un considerevole danno di immagine all’isola”. Il sindaco evidenzia che “gli inevitabili disagi di questi giorni sono stati causati unicamente dall’inaccettabile ritardo nella riapertura della funicolare nonostante fossero ben note le date delle festività pasquali e di conseguenza dell’incremento degli afflussi sull’isola di Capri” e contesta la carenza dei bus sostitutivi la cui organizzazione “è fortemente inadeguata a garantire la stessa capacità di trasporto, per tempi e capienza, della funicolare”.
Critica è l’Ascom Capri che in un documento inviato alla Sippic Funicolare scrive: “Siamo vivamente preoccupati (a dir poco!) che a tutt’oggi l’impianto Funicolare è ancora chiuso. Non si comprende come la Società non abbia previsto la durata precisa dei lavori e, di conseguenza, la chiusura dell’impianto già dal 2 del mese di gennaio (se non addirittura alla fine del mese di dicembre). Il caos determinato da tutto questo è sotto gli occhi di tutti: Marina grande che scoppia, smaltimento difficoltoso dei turisti, insufficienza degli autobus, intralci sulle strade aggravati anche dall’installazione di semafori, a causa di lavori stradali. Idem per la discesa”.
All’attacco l’associazione Capri Excellence che, in un documento, contesta la Sippic e il Comune: “Ciò che allarma della notizia non è solo l’inevitabile caos che si determinerà a Marina Grande con inevitabili pesanti disagi a carico di chi ha scelto la nostra isola per il soggiorno festivo, ma ancor più per il significato sotteso a tale grave decisione: da una parte una totale incapacità dell’Amministrazione Comunale a far valere quello che non è un’amabile concessione di una società privata, ma un sacrosanto diritto ed una assoluta necessità di una collettività, come quella caprese, basata sul turismo; in maniera speculare si evidenzia il totale menefreghismo della Sippic nel rispettare le esigenze di un’intera collettività provocando un danno gravissimo alla nostra economia e alla nostra immagine”.

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