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Federalberghi Isole Minori chiede maggiore attenzione a Governo e Regione: “Misure sanitarie ed economiche dedicate alle peculiarità e alle fragilità del territorio”

Le isole minori hanno svantaggi oggettivi, riconosciuti persino dal trattato di funzionamento dell’UE, e in questa profonda crisi economica rischiano di pagare il prezzo più alto. Federalberghi Isole Minori – il sindacato delle strutture ricettive delle piccole isole italiane – lancia l’allarme e chiede maggiore attenzione al Governo e alle Regioni per interventi mirati in favore di comunità caratterizzate da un’economia a trazione quasi esclusivamente turistica.

I titolari delle strutture ricettive lamentano “l’assenza di misure specifiche che tengano in considerazione i divari strutturali e sanitari delle piccole isole”. Ma anche “le difficoltà connesse a flussi turistici che in alcuni casi si concentrano in soli 4 mesi e che spesso hanno un’importante percentuale di clientela straniera”. Le imprese del turismo che alimentano un’economia che permette a oltre 200.000 persone di continuare a vivere nelle isole minori, si legge in una nota, non incassano un euro dallo scorso anno e adesso temono di vedere andare in fumo anche la seconda parte della stagione turistica, rischiando così di ritrovarsi con 18 mesi di mancati incassi.

“Alcune isole – prosegue la nota – subiscono ancora le ripercussioni economiche negative, causate nel recentissimo passato, da fenomeni migratori, da esplosioni vulcaniche e da eventi sismici. A questo si aggiunga che più della metà delle isole italiane appartengono a Regioni che ricadono nell’Obiettivo Convergenza dell’UE (ex aree Obiettivo 1) e quindi meno avanzate”.

Gli addetti del settore turistico delle isole minori italiane – la maggior parte delle quali risparmiate dai contagi da Covid-19 – concordano sulla necessità di definire senza ulteriori indugi un protocollo sanitario per continuare a preservare le piccole isole e poterle quindi proporle quali destinazioni turistiche sicure dove vivere una vacanza in serenità. “Test preventivi e presidi ai punti di imbarco, unitamente ad un potenziamento delle strutture sanitarie locali, darebbero la possibilità sia ai visitatori che ai lavoratori e agli abitanti locali di affrontare con la giusta serenità i mesi di ripartenza”, sostiene Federalberghi Isole Minori.

Allo stesso tempo, chiedono a gran voce che, nel DL Rilancio, il Governo preveda misure specifiche, fondamentali per preservare le fragili economie micro-insulari ed evitare che possano addirittura verificarsi fenomeni quali lo spopolamento o la pericolosa intrusione di speculatori senza scrupoli.