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Quando sull’isola vivevano i cervi nani: una scoperta casuale ad Anacapri apre la strada a nuovi studi

70.000 anni fa in pieno Pleistocene, durante un periodo glaciale vissuto dal nostro pianeta con ritiro delle acque e conseguente formazione di un mare basso e salato, Capri risultava collegata alla terra ferma e molto probabilmente faceva parte di una grande laguna costiera. Le faune terrestri si insediarono e progressivamente rimasero isolate man mano che, nel successivo periodo interglaciale, le acque si innalzarono fino all’ultima fase glaciale (20.000 anni fa).
Le temperature del Pleistocene risultavano rigide circa 14 gradi più basse dei tempi attuali (-15 gradi in inverno), lungo le aspre scogliere capresi scorrevano turbolenti torrenti di acqua dolce, facenti parte di un carsismo attivo sulle rocce cretaciche calcaree.
Sulle sponde dei torrenti si svolgeva la vita dei cervi nani capresi che si inerpicavano e si abbeveravano senza non pochi rischi per la presenza di orsi più competitori che predatori.
Nel pieno “antropocene” (periodo attuale) nella splendida isola di Capri due amici, il medico Maurizio Staiano e il geologo Raffaele Mariniello, sono in procinto di ritrovarsi nel bel mezzo di una scenografia del Pleistocene con temperature ovviamente diverse, oltre i 30 gradi.
Nel comune di Anacapri in località fra Grotta Azzurra e Faro di Punta Carena, all’occhio attento del medico Staiano non è sfuggita la presenza di un osso incastonato nella roccia cretacica. A chi rivolgersi, se non all’amico geologo Mariniello?
Così è iniziato il viaggio nel tempo.
Davanti al geologo si è aperta una finestra su un piccolo paleoalveo di un torrente lungo il quale si ritrovano i resti fossili di fauna ormai estinta. Molto probabilmente si tratta dei nostri cervi nani attaccati da un orso, che viveva in una piccola caverna nei pressi del torrente.
Futuri scenari scientifici e paleontologici si possono ipotizzare come una datazione precisa sulla separazione dalla terra ferma dell’isola di Capri ed eventualmente degli studi multidisciplinari più lunghi e approfonditi sul sito potranno rilevare altre informazioni, divenendo infine una nuova attrazione per un già affascinato turista.