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San Gennaro non fa il miracolo, l’annuncio dell’anacaprese monsignor De Gregorio: “Il sangue era solido ed è rimasto solido”

Il miracolo di San Gennaro non si ripete, il sangue resta solido. Il prodigio era atteso nella giornata di oggi, 16 dicembre, ultima delle tre date nelle quali tradizionalmente si ripete. L’abate della Cappella di San Gennaro del Duomo di Napoli, monsignor Vincenzo De Gregorio (l’anacaprese che pochi giorni fa ha celebrato i 50 anni di sacerdozio), lo ha annunciato al termine della messa celebrata alle 9 sull’altare del Duomo: “Quando abbiamo preso la teca dalla cassaforte – ha spiegato l’abate – il sangue era assolutamente solido e rimane assolutamente solido”.

Alle 9 l’abate della Cappella di San Gennaro, monsignor De Gregorio, ha preso dalla cassaforte della Cappella la teca con il sangue del Santo Patrono di Napoli portandola sull’altare maggiore del Duomo per la celebrazione della messa. La teca, riportata nella Cappella alle 12, è stata ripresa nuovamente alle 16.30 e anche in quel caso il sangue era completamente solido. Alle 18.30 è stata celebrata la messa dal cardinale Crescenzio Sepe, ma la speranza dei fedeli di ricevere finalmente in quell’occasione l’annuncio dell’avvenuto miracolo è rimasta vana.

Il prodigio di dicembre è detto “miracolo laico” perché si svolge nella Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione di San Gennaro, istituzione laica nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città e presieduta dal sindaco di Napoli. Quest’anno però le celebrazioni si svolgono sull’altare maggiore del Duomo in modo da garantire il necessario distanziamento previsto dalle norme anti Covid, difficile da garantire all’interno della Cappella.

Secondo tradizione, la mancata liquefazione viene considerata portatrice di eventi nefasti.