CapriNews online

Non si fermano le demolizioni, il comitato dell’isola di Capri partecipa alla manifestazione a Napoli per dire no all’abbattimento delle case di necessità

Continuano le demolizioni di opere abusive sull’isola.
Nel comune di Capri il piccone anti-abusivismo è arrivato a Marina Piccola per abbattere alcuni vani fuorilegge che erano stati costruiti da una famiglia di vacanzieri proprietaria dell’immobile. A far eseguire la demolizione dei volumi abusivi, costruiti in ampliamento di una celebre villa di fronte ai Faraglioni, è stato il provvedimento siglato dal responsabile del settore edilizia privata del Comune di Capri, ing. Salvatore Rossi. Nel novembre scorso l’apposizione dei sigilli, dopo un sopralluogo dei poliziotti del commissariato di Capri unitamente all’ufficio tecnico comunale, con contestuale denuncia penale alla Procura e avvio dell’iter amministrativo per il ripristino dello stato dei luoghi. Sono stati direttamente i proprietari, prima della scadenza imposta dall’ordinanza del Comune, a provvedere attraverso un’impresa di fiducia all’abbattimento degli abusi.
Da Capri ad Anacapri, località Boffe: qui sono arrivate le ruspe per demolire un immobile abusivo di proprietà di una famiglia anacaprese in esecuzione di una Resa, provvedimento della magistratura che rappresenta l’iter conclusivo degli abbattimenti. Altre demolizioni a Mesola, anche in questo caso nei confronti di cittadini del posto. Seppur lentamente e senza particolari clamori, le procedure di abbattimento di manufatti e opere edilizie stanno procedendo ormai da tempo, lasciando nella disperazione molte famiglie isolane visto che spesso si tratta di “prime case”. Apripista fu un anno e mezzo fa lo sgombero e il successivo abbattimento della casa della famiglia Amendola in via Lo Funno: da allora sono seguite parecchie altre demolizioni, che nemmeno la pandemia da covid-19 è riuscita a bloccare, e c’è chi per evitare un ulteriore aggravio di costi ha preferito procedere con le auto-demolizioni.
A nulla sono valsi finora gli appelli a salvaguardare i cosiddetti abusi di necessità e molto poco hanno potuto fare fino a questo momento gli incidenti di esecuzione proposti per cercare di salvare le abitazioni. La situazione è esplosiva, ma nonostante ciò in molti sembra prevalere la rassegnazione.
Chi non si rassegna è il Comitato per il diritto alla casa dell’isola di Capri che da tempo va avanti nella sua battaglia, in sinergia con altri comitati e associazioni regionali, tutti impegnati affinché la questione venga affrontata a monte, intervenendo sul piano normativo.
Il Comitato per il diritto alla casa dell’isola di Capri, attraverso un gruppo whatsapp e attraverso una pagina su Facebook, informa costantemente i propri associati e tutti gli interessati sull’evolversi della situazione e sulle nuove iniziative di lotta che vede uniti vari comitati in Campania.
L’architetto Paolo Di Tommaso, presidente del gruppo caprese, annuncia la partecipazione del Comitato ad una nuova manifestazione contro gli abbattimenti delle case di necessità, un sit-in nel rispetto della normativa anti Covid in programma, sotto la sede della Regione Campania al Centro Direzionale di Napoli, giovedì 18 febbraio, alle 9. Da Capri la partenza è prevista alle 8.05.