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De Luca rilancia: “Obiettivo fattibile rendere Capri, Ischia e Procida no-covid e dare il via ad una grande ripresa turistica”. Card vaccinale: ecco come funzionerà

“Sulle isole procederemo prima vaccinando gli ottantenni e poi tutti gli altri ma la necessità di anticipare è dovuta ai tempi del turismo perchè le prenotazioni iniziano ora”. Così il presidente della Campania Vincenzo De Luca, nel corso del suo consueto appuntamento con la diretta social del venerdì pomeriggio per fare il punto sull’emergenza Covid, è ritornato sul tema della campagna vaccinale sulle isole di Capri, Ischia e Procida, che non poche polemiche ha suscitato nei giorni scorsi. De Luca quindi ha rivendicato e rilanciato l’obiettivo di rendere le isole no-Covid. “E’ un obiettivo fattibile – ha detto – abbiamo fatto un ragionamento semplice: abbiamo una popolazione tutto sommato limitata, ma possiamo avere una ricaduta economica straordinaria per tutta la regione e forse per tutta Italia, se nell’arco di un mese riusciamo a comunicare al mondo intero che abbiamo dei luoghi liberi dal Covid. Ma come si fa a non capire una cosa del genere? C’è bisogno pure di fare osservazioni idiote?”. “La Grecia e la Spagna lo stanno facendo. Parliamo di un comparto economico che coinvolge decine di migliaia di persone e la necessità di anticipare i tempi è data dal fatto che non è un settore qualunque, lo sviluppo turistico richiede prenotazioni anticipate di mesi, non puoi arrivare ad agosto”.

“Questa nostra idea è stata presa per buona dal Governo, meglio tardi che mai – ha aggiunto – Quando avremo vaccini a disposizione procederemo anche sui luoghi di lavoro. Abbiamo appena firmato un accordo con gli albergatori della Costiera Sorrentina, faremo accordi simili con la Costiera Amalfitana, con la Costiera Cilentana, con Napoli”.

Il governatore ha poi ribadito: “La Grecia e Spagna stanno già perseguendo questa strada vaccinando tutti sulle le loro isole. La necessità di anticipare queste dosi è grande per far sì che si tornino a sviluppare turismo ed economia”.

In Campania la campagna di vaccinazione, dopo aver completato le categorie dei fragili e degli anziani, procederà “per categorie economiche e non per fasce d’età”. Ad annunciarlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aggiungendo che, a partire, da maggio, saranno consegnate le card di avvenuta vaccinazione per garantire accessi selezionati in alcuni locali. Le categorie individuate come prioritarie ci sono “i lavoratori del trasporto pubblico locale, i dipendenti dei Comuni che hanno contatti con il pubblico, delle Poste, le commesse dei supermercati”. “Procederemo in modo parallelo per fasce d’età e per categorie economiche perché – ha spiegato De Luca – dobbiamo garantire non solo la salute ma anche il pane”.

“Da maggio daremo a tutti quelli che hanno la doppia somministrazione di vaccino la tessera di avvenuta vaccinazione, questo perché vorremmo cercare di consentire di avere degli accessi selezionati nei ristoranti o negli impianti sportivi per chi certifica di aver già fatto la vaccinazione”. Lo ha detto il presidente della Regione, ricordando che in Campania “abbiamo distribuito oltre 220mila tessere di avvenuta vaccinazione. Stiamo cercando di fare di tutto per tenere insieme l’attività contro il Covid e l’iniziativa per dare respiro all’economia e alla vita sociale del nostro territorio”.

Il presidente della Regione Campania ha sottolineato di condividere “il grido di dolore” che si è levato ieri dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, ma, nel corso della diretta Facebook del venerdì, ha aggiunto che “la coscienza deve funzionare sempre, non a corrente alternata”. “Ho ascoltato un grido di dolore e di indignazione, che condividiamo tutti quanti, rispetto a qualche 30enne che ha scavalcato un ultra 70enne nella vaccinazione. Bene, io con rispetto, e parafrasando il grido di dolore di Draghi, mi rivolgo a lui e dico a mia volta al presidente del Consiglio che si è appena insediato: con quale coscienza si può togliere ai cittadini campani una quantità di 210mila dosi di vaccino?”.

“Con quale coscienza – ha aggiunto – il Governo nazionale dà ogni anno a ogni cittadino campano 47 euro in meno nel riparto del fondo sanitario nazionale? Con qualche coscienza il Governo nazionale tollera che la Campania abbia 15mila dipendenti in meno nel suo sistema sanitario rispetto a quello che dovrebbe avere in base alla popolazione? E mi rivolgo anche al Capo dello Stato: con quale coscienza si può accettare che, da anni, in Italia sia calpestato l’articolo 3 della Costituzione che impegna lo Stato italiano a rimuovere gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento dell’uguaglianza fra tutti i cittadini italiani? La coscienza deve funzionare sempre, non a corrente alternata. Mi auguro che questo mio grido di dolore sia accolto”, ha concluso De Luca.