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Vietato ammalarsi a Capri nelle ore serali e notturne: l’elicottero del 118 ancora una volta non atterra. Interviene velivolo militare per un paziente in gravi condizioni

La certezza ormai è una sola: sull’isola di Capri è vietato ammalarsi nelle ore serali e notturne. Si corre il serio rischio di rimetterci la vita visto che dalle 17, cioè al calare delle tenebre, fino alle 7 del mattino successivo non è possibile fare affidamento sull’arrivo degli elicotteri del 118 che da tempo sull’isola non riescono a effettuare interventi di soccorso in quella fascia oraria. Oggi l’ennesima conferma.

Uno stimato e conosciutissimo medico caprese con studio ad Anacapri, colto da malore mentre rientrava da Napoli, è giunto in gravi condizioni all’ospedale Capilupi questo pomeriggio a causa di una emorragia interna. I medici dell’ospedale caprese, intuendo la gravità della situazione, hanno stabilizzato il paziente ed hanno subito attivato la Core, la centrale operativa regionale che gestisce l’emergenza, richiedendo l’intervento dell’eliambulanza per trasferire il dottore a terraferma. L’elicottero del 118 è giunto all’eliporto di Damecuta ma non è riuscito ad atterrare a causa dell’assenza di adeguata illuminazione. Un problema, questo delle difficoltà di atterraggio a Damecuta, che va avanti da mesi senza soluzione nonostante la delibera congiunta dei Comuni di Capri e Anacapri per l’acquisto di una elisuperficie mobile la cui realizzazione è ferma nei meandri delle lungaggini della burocrazia e delle autorizzazioni.

Successivamente, vista l’impossibilità di far ricorso sull’idroambulanza e sul traghetto Caremar a causa delle condizioni meteomarine avverse, si è provato l’atterraggio con l’eliambulanza del 118 al campo San Costanzo: anche qui nulla da fare per le condizioni della superficie non adeguate anche in considerazione dei lavori in corso.

Allertata l’unità di crisi della Prefettura di Napoli, è stato sollecitato l’invio di un elicottero militare che, dotato di sistemi e sensori ultra-moderni in grado di atterrare in qualsiasi condizione di luce e di vento, è arrivato a tarda sera a Damecuta. Dopo ore e ore di attesa dal momento della presentazione dei primi sintomi il paziente, accompagnato da un medico del Capilupi, è riuscito a notte fonda a raggiungere con un elicittero dell’Aeronautica Militare una struttura ospedaliera attrezzata a terraferma. Una situazione intollerabile, questa dell’assenza di un adeguato soccorso sanitario notturno, che richiede un urgente intervento di tutte le istituzioni.



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