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La tragica fine di Gregorio, promessa del pugilato, da Taranto a Capri per morire in mare. Disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso. I bagnanti chiedono sicurezza e presidi sulle spiagge dell’isola

Si chiamava Gregorio Pio Boccuni, aveva 19 anni, era un ragazzotto atletico, frequentava una delle più note palestre della sua città. Il pugilato era la grande passione. Sognava di diventare un campione, un sogno svanito nel mare di Capri. Da Taranto era giunto ieri mattina all’alba sull’isola azzurra con la famiglia ed amici, nell’ambito di una gita organizzata, la classica domenica fuori porta. Un tuffo nelle acque di Marina Grande, alle spalle del porto. Poi all’improvviso ha perso i sensi. E’ stato trovato esanime in acqua. Inutili i tentativi di soccorso. Un malore, un annegamento. Le indiscrezioni parlano di un precedente: sembra che il giovane tarantino sia stato colpito da un malore improvviso durante una fase di allenamento qualche settimana fa. Sarà l’autopsia a fare chiarezza su questa assurda tragedia. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria ed è stata trasferita all’istituto di medicina legale del Nuovo Policlinico di Napoli. Accertamenti in corso da parte della Guardia Costiera. Sui social network e sulle pagine social dei principali media pugliesi e tarantini lo straziante ricordo degli amici di Gregorio, definito un ragazzo d’oro.

Intanto, a Capri monta la polemica: il numero di turisti e vacanzieri è raddoppiato ma i servizi sono al palo e le infrastrutture scoppiano. Più sicurezza, presidi di soccorso, personale di salvataggio sulle spiagge dell’isola: la richiesta dei bagnanti. Proprio pochi giorni fa una trentina di frequentatori della spiaggia libera di Marina Grande avevano scritto al Sindaco e all’Amministrazione chiedendo manutenzione e controlli.