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Le cronache parlano ancora di Adolfo Greco, l’imprenditore stabiese residente a Capri in carcere da un mese e mezzo. L’inchiesta continua, due giorni interi per contare i milioni di euro rinvenuti nella sua casa

Due giorni interi ci sono voluti per “contare” i soldi facenti parte del tesoro di Adolfo Greco, l’imprenditore di Castellammare di Stabia residente da quindici anni a Capri in via Vittorio Emanuele, proprietario insieme alla famiglia dell’hotel La Certosella di via Tragara. Greco, dallo scorso 5 dicembre, si trova recluso nel carcere di Secondigliano dopo essere stato arrestato in una maxi operazione della Polizia, coordinata dalla Dda di Napoli, che ha azzerato i vertici dei clan di camorra dell’area stabiese. Del conteggio delle banconote, avvenuto presso la sede centrale napoletana di Poste Italiane in Piazza Matteotti a Napoli, ne dà notizia Stylo24, autorevole giornale online specializzato in inchieste giudiziarie. Il denaro del “re del latte” era nascosto nella sua abitazione nel centro di Castellammare, in una cassaforte alloggiata nell’intercapedine ricavata dietro a un muro a scomparsa. In totale i soldi rinvenuti ammontano a ben 2.725.017,80 euro, come emerso alla fine dei conteggi e come contenuto nel decreto di sequestro preventivo notificato ad Adolfo Greco nel carcere di Secondigliano, dove è finito con l’accusa di concorso in estorsione aggravata dalla matrice camorristica. L’inchiesta continua e non è escluso che possano finire nelle indagini anche le operazioni immobiliari sull’isola e i contatti imprenditoriali che Greco aveva a Capri, dove era presenza assidua fin dal 2004, anno in cui vi aveva trasferito la residenza.

Per ulteriori approfondimenti: https://www.stylo24.it/inchieste/adolfo-greco-sequestro-soldi/