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Il mito Capri in una tesi di laurea: Paola Della Femina e “L’isola senza tempo”, esaltazione delle rappresentazioni letterarie e dei personaggi che hanno contribuito ad alimentarne il fascino

(di Giuseppe Catuogno)

Una straordinaria tesi di laurea sulle rappresentazioni letterarie di Capri e sui personaggi che hanno contribuito a celebrarla e a mitizzarla. “L’isola senza tempo” è il titolo dell’elaborato finale della tesi magistrale in letterature comparate, di cui in coda a quest’articolo pubblichiamo indice e introduzione, con la quale Paola Della Femina, ragazza di Anacapri, si è laureata nei giorni scorsi in Filologia Moderna presso l’ateneo Federico II di Napoli. Relatore della tesi il professor Francesco de Cristofaro.

Come è nata l’idea di dedicare la tesi di laurea a Capri, quali sono i personaggi esaltati e celebrati e quale è stato il filo conduttore dell’elaborato? Lo abbiamo chiesto proprio alla dottoressa Della Femina.

“È difficile – racconta Paola a Caprinews.it – descrivere in poche parole le emozioni che emana Capri dentro di me, l’isola dove sono nata e cresciuta, così come è difficile raccontare quelle provate durante la scrittura della mia tesi. L’idea è nata dal voler rendere omaggio a questo posto meraviglioso ma anche voler narrare la sua storia attraverso personaggi che l’hanno celebrata e resa il mito che ora è diventata. L’isola azzurra è stata musa ispiratrice per poeti, scrittori, registi, architetti ed in questo mio lavoro ho voluto trattare proprio alcuni dei personaggi celebri che vi sono giunti”.

“Sono partita da Omero che descrive il passaggio di Ulisse davanti alla ‘Terra delle Sirene’; probabilmente questa coincide proprio con Capri, per la descrizione delle pareti rocciose e della natura selvaggia. In seguito, ho trattato l’epoca di Tiberio con la costruzione di Villa Jovis e i cosiddetti ‘Bagni di Tiberio’, fino ad arrivare all’800 ed al 900 con Axel Munthe e Villa San Michele, Norman Douglas, John Clay Mackowen con la ‘sua’ Casa Rossa, Compton Mackenzie e la Valletta di Centrella, Edwin Cerio e Filippo Tommaso Marinetti”, prosegue l’autrice della tesi.

“Molte – continua Paola Della Femina – sono anche le donne che hanno come filo conduttore l’isola di Capri, tra le quali Elsa Morante, Sibilla Aleramo, Monica Mann, Matilde Serao e Ada Negri. Ho trattato, poi, probabilmente il letterato più importante che ha firmato le sue opere a Capri, Pablo Neruda, fino ad arrivare alla descrizione di Villa Malaparte e Villa Lysis del barone Fersen, concludendo il mio elaborato con un excursus tra alcune delle pellicole cinematografiche più famose aventi come ambientazione proprio Capri ovvero Totò a Colori, Il secondo tragico Fantozzi, L’imperatore di Capri, Ragazze da marito, Un’estate al mare ed Il disprezzo, film del 1963 girato proprio a Villa Malaparte con una giovane Brigitte Bardot che ne fa da protagonista”.

Paola Della Femina non nasconde, in questa conversazione con Caprinews.it, l’amore profondo verso la sua terra, che definisce “mondo ovattato” e “piccolo eden”.

“Sono molto legata alla mia isola, e per questo ho voluto raccontare alcuni periodi della sua storia attraverso personaggi ed artisti che hanno contribuito ad alimentarne il fascino. Questa fa sognare chi la guarda per la prima volta, e fa provare nostalgia in chi la lascia; la definisco “mondo ovattato” per quanto noi cittadini siamo fortunati e protetti, vivendo in un piccolo eden che non fa percepire i reali pericoli della vita al di fuori di qui; non a caso Norman Douglas chiamava Capri “isola di Nepenthe”, la bevanda citata nell’Odissea che faceva dimenticare il dolore”, dice.

“Capri – aggiunge Paola – è un posto che affascina sempre: incanta con i suoi tramonti, le stradine intersecate ed il mare cristallino. Credo sia un connubio perfetto di natura e di vita mondana, in estate. L’inverno si sa, è difficile da vivere, ci si sente un po’ più soli e persi nel nulla, lontano da quello stesso mondo che a terra ferma scorre veloce”.

“In ogni stagione però resta, secondo me, l’isola più bella del mondo, emblema del locus amoenus sognato da tutti i turisti del mondo. Per questo ho voluto far sì che chiunque avesse letto il mio elaborato finale della magistrale, avrebbe potuto conoscere un po’ di più la mia Capri e ammirarla attraverso un’altra prospettiva… perché se in tutti i posti ci sono dei pro e contro, questa nostra piccola isola va ammirata, custodita ed apprezzata ogni giorno che passa ed ogni giorno di più” conclude.