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POLITICA

Capri, il ministro Boccia: “Pos e limite ai contanti indice di civiltà”. Il presidente di Confindustria: “Sì lotta a evasione, no ansia manette”

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“Non parlerei di battaglia, che è una cosa seria, per una cosa così banale come il Pos e il contante. Dà il senso di quanto non ci siamo nella valutazione dei problemi degli italiani. E’ segno di civiltà abbassare il tetto sui contanti, è segno di civiltà utilizzare la moneta elettronica, trasformare la vita di tutti in giorni in cose semplici”. Lo ha detto, parlando da Capri dove ha partecipato al teatro del grand hotel Quisisana al convegno dei giovani di Confindustria, il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, in merito alle fibrillazioni nel Governo relative all’obbligo del Pos e al limite sull’utilizzo dei contanti. “Si paga già in gran parte del mondo qualsiasi cosa e dovrebbero vergognarsi quelli che non ci consentono di farlo – ha detto a margine del meeting dei giovani di Confindustrria e mostrando il proprio telefonino con il quale si può pagare in molte parti del mondo – ci sono 205 miliardi cash che girano. Noi vogliamo semplicemente migliorare la vita degli italiani abbassando i costi di transizione”. “Le manovre si possono migliorare in Parlamento come è successo tante volte e si possono peggiorare, se si peggiorano meglio andare a casa”, ha avvertito il ministro per gli Affari Regionali. “Se si migliorano si va avanti”, ha aggiunto. “La manovra è stata approvata in Consiglio dei Ministri – ha spiegato – e chi mi conosce sa cosa penso del salvo intese: ci sarà un confronto tra le forze parlamentari, il Parlamento è sovrano”.

Confindustria è contro l’evasione che rappresenta “concorrenza sleale”, ma occorre “certezza di diritto”. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, al 34esimo Convegno di Capri dei Giovani di Confindustria, dal titolo “Campioni”. “Le manette arrivano dopo le sentenze, non prima. Su questo – ha sottolineato Boccia – non dobbiamo creare ansia gratuita nel Paese”. Sulla manovra “ci sono alcuni punti di criticità che vanno affrontati” che dimostrano “cecità”, ha detto il numero uno di Confindustria. “Sulla tassa sulla plastica, che invece di penalizzare comportamenti, penalizza prodotti e avra’ effetti rilevanti in termini di occupazione – ha aggiunto – speriamo si recuperi buon senso. Altro punto critico è la sugar tax che incide sull’industria alimentare italiana. C’à una cecità in questo: invece di penalizzare comportamenti si penalizzano prodotti”. Secondo Boccia c’è anche “un altro aspetto e lo diciamo da tempo: occorre andare oltre questa manovra finanziaria. Era evidente, e tuttora lo è, che non abbiamo grandi risorse, ma abbiamo risorse già stanziate per attivare cantieri. Occorre fare un’analisi opera per opera. Per opere superiori a 100 milioni di euro ci sono circa 70 miliardi di euro di risorse già stanziate. Occorre fare una verifica opera per opera e individuare una dimensione che vada anche oltre lo sblocca-cantieri per attivare immediatamente i cantieri nel Paese. Vorrei ricordare – ha detto il presidente di Confindustria – la sfida che abbiamo davanti a noi: una Germania e un Sud in recessione, un Nord con tante delle nostre imprese che accusano un calo di ordini e uno scenario internazionale di rallentamento dell’economia globale. O siamo capaci di costruire una politica anticiclica in chiave economica, sia italiana che europea, o subiremo questo choc negativo”.

 

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