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CRONACA

Festini a base di birra e liquori durante il coronavirus: ecco come Parco Astarita si è presentato ai volontari di “Capri è anche mia”. Amarezza e sconforto, rubata perfino una motosega. Le foto

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Tutti più buoni, educati e civili dopo il covid-19? Per niente.

Decine di bottiglie di birra, vino e superalcolici, avanzi di cibo, buste di plastica e carta. Ecco le condizioni in cui l’intera area del Parco Astarita, a pochi passi dalla villa imperiale di Tiberio, è stata trovata questa mattina dai volontari dell’associazione “Capri è anche mia” che si erano recati in zona per i periodici interventi di pulizia e di tutela ambientale. Negli ultimi giorni evidentemente qualcuno, approfittando dell’allentamento delle misure previste per l’emergenza coronavirus, ha ben pensato di organizzare festini e raduni, non solo violando le norme anti contagio che vietano qualsiasi forma di assembramento (dalla quantità di materiale rinvenuto è facilmente intuibile che in tanti hanno partecipato ai party) ma anche senza mostrare alcun rispetto per le normali regole del buon vivere civile lasciando a terra una piccola montagna di rifiuti e rubando anche una motosega che veniva utilizzata dai volontari.

“Dopo due mesi di assenza da Parco Astarita – dice il presidente dell’associazione, Tonino Gargiulo – siamo ritornati per contribuire a restituire il Parco nella disponibilità dei cittadini e dei tanti turisti, che speriamo, arriveranno.
Sono stati due mesi duri per tutti noi alla fine dei quali ora intravediamo una piccola luce per uscire dal tunnel del virus Covid19.
In considerazione di ciò, d’accordo con l’amministrazione della Città di Capri, abbiamo pensato che ricominciare la nostra opera di volontariato dal Parco Astarita e ‘prepararlo’ alla riapertura, fosse una cosa buona e utile in prospettiva di una stagione turistica molto complicata.
La nostra associazione è da sempre abituata alla vista di rifiuti sparsi e gettati nelle zone dove abbiamo operato, ma questa volta l’amarezza e lo sconforto hanno sopraffatto la nostra grande determinazione e volontà quando abbiamo scoperto in quali condizioni il Parco è stato lasciato dai nostri concittadini in visita nei giorni dal 4 maggio ad oggi, peraltro scavalcando il muro di cinta essendo il Parco chiuso.
In aggiunta a ciò abbiamo riscontrato anche che ci è stata derubata una motosega dal piccolo deposito e per la quale sarà presentata denuncia”.

“Amarezza, dispiacere e sconforto pensare che questo paradiso in terra abbia subito un abuso, un oltraggio e una offesa tale solo perché possiamo considerarlo come una cosa che ci appartiene e mai pensare che distruggerlo e inquinarlo significa distruggere se stessi. Le foto pubblicate parlano da sole. Domenica prossima saremo di nuovo a Parco Astarita, vi aspettiamo!”, concludono dall’associazione, invitando tutti a partecipare ad una nuova giornata di volontariato ambientale la settimana prossima.

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