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POLITICA

Disegno di legge sulle isole minori, via libera del Senato. Benefici e vantaggi con un fondo da 120 milioni, assunzioni più facili per i residenti. Ora il testo alla Camera

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Ddl sulle isole minori, c’è il sì del Senato. Un fondo da 120 milioni di euro in sei anni (20 l’anno nel 2019-2024) e nuovi organismi per la programmazione: è il cuore del disegno di legge quadro sulle isole minori marine, lagunari e lacustri approvato nei giorni scorsi pressoché all’unanimità dal Senato (un solo astenuto) e che ora andrà alla Camera. Tra gli obiettivi previsti: favorire la mobilità sostenibile e i servizi di telecomunicazioni su banda ultra larga, aumentare le fonti energetiche rinnovabili, promuovere e migliorare la proposta turistica.

Nello specifico, il ddl recepisce le indicazioni fornite dall’ Ancim per alleviare i disagi con i quali i loro cittadini devono fare i conti. Basti pensare ai malati costretti a lasciare il territorio di residenza per sottoporsi a terapie o interventi chirurgici. Ecco perché il testo prevede il rimborso delle spese sostenute dagli isolani per curarsi sulla terraferma, oltre che la presenza continuativa di medici di primo soccorso, infermieri e apparecchiature di urgenza e di primo intervento. Quanto alla scuola, il personale di ruolo non residente avrà diritto a un’indennità per far fronte al costo degli alloggi e al disagio lavorativo. Senza dimenticare che dirigenti, insegnanti, amministrativi, ausiliari e tecnici provenienti dalla terraferma saranno equiparati ai residenti e così otterranno una riduzione del costo del biglietto dei trasporti marittimi e terrestri. E’ prevista la precedenza ai residenti nelle nomine del personale scolastico, oltre a deroghe per i cambi di destinazione d’ uso degli immobili e all’attivazione di presidi permanenti di protezione civile.

Viene creato il Comitato istituzionale per le isole minori, all’interno del Dipartimento Affari regionali della Presidenza del Consiglio, che esprimerà un parere sulla ripartizione delle risorse programmate nel Documento unico di programmazione isole minori (Dupim).

«I diritti degli isolani vengono finalmente affermati – esulta Gianni De Martino, sindaco di Capri e presidente dell’Ancim – La logistica penalizza i nostri territori e il maltempo rende spesso impossibile la gestione dei servizi essenziali. Le misure contenute nel ddl ci consentiranno di cambiare rotta, speriamo che non cambi lungo la strada».

Il provvedimento riguarda Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana, dove le isole minori contano 36 Comuni con una popolazione di circa 220.000 abitanti su una superficie di 919,19 chilometri quadrati.  Tra le novità introdotte in Aula, c’è lo stop alla possibilità di aumentare l’aliquota della tassa di scopo basata sulla tassazione degli immobili per i Comuni delle isole minori che era stata introdotta in Commissione.

Il consenso riscosso dal disegno di legge nell’Aula del Senato è il frutto di un’integrazione nel testo definitivo di cinque disegni di legge presentati da Movimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia, Pd e Fratelli d’’Italia. Nella scorsa legislatura un analogo ddl non aveva superato neppure la prima lettura a Palazzo Madama.

 

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