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CRONACA

Il Viminale dispone l’intensificazione dei controlli durante le festività per il rispetto del decreto Natale

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Vanno predisposti “servizi efficaci” che garantiscano la “corretta osservanza” dei divieti previsti dal decreto di Natale: in particolare vanno effettuati “controlli lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino”, per prevenire “possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità” e “situazioni di assembramento o di mancato rispetto del distanziamento interpersonale”. E’ quanto scrive il capo di Gabinetto del Viminale Bruno Frattasi nella circolare inviata ai prefetti per la corretta interpretazione delle misure previste dal decreto.

Durante tutto il periodo di Natale, dunque anche nei giorni rossi, i volontari e chi vuole andare a messa o in un luogo di culto potranno spostarsi senza limitazioni. E’ quanto precisa la circolare del Viminale inviata ai prefetti e contenente alcuni chiarimenti sul decreto di Natale.

Sono sempre “consentiti, senza limiti di orario”, si legge infatti nella circolare firmata dal capo di gabinetto Bruno Frattasi, gli spostamenti di chi svolge “attività assistenziali, nell’ambito di un’associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizioni di bisogno o di svantaggio”. Quanto alle messe, il documento sottolinea che, “considerato l’arco temporale di vigenza delle misure in esame, corrispondente al periodo natalizio….l’accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite”. Unico limite previsto, quello imposto dal coprifuoco.

Dal 24 dicembre l’Italia sarà tutta in zona rossa e ci rimarrà fino al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e ancora il 5 e 6 gennaio, dieci giorni in tutto in cui ci sarà, di fatto, un lockdown generalizzato. Al momento non sono però previste ulteriori misure restrittive, dopo la scoperta della variante inglese del virus che si propaga molto più velocemente: allo stop ai voli dalla Gran Bretagna non dovrebbe seguire un inasprimento dei divieti già in atto. Dalla Vigilia l’Italia sarà quindi in zona rossa: saranno chiusi negozi, bar e ristoranti tranne che per l’asporto – aperti supermercati e generi alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, tabacchi e librerie -, si potrà uscire per fare una passeggiata vicino casa con la mascherina e fare attività sportiva da soli, sarà necessaria l’autocertificazione per gli unici spostamenti consentiti, vale a dire quelli per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità o per tornare alla propria residenza o domicilio.

Ai divieti di spostamento il governo ha però introdotto una deroga, quella che consente per tutto il periodo di Natale (24-6 gennaio) ad un massimo di due persone – più eventuali figli minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti che vivono con loro – di muoversi una sola volta al giorno per andare a trovare parenti o amici. Su questo punto sono arrivati due chiarimenti da parte del governo, che ha aggiornato le Faq sul sito di Palazzo Chigi. Il primo riguarda la possibilità, nei 10 giorni ‘rossi’, di poter andare a trovare amici e parenti anche in un comune diverso da quello di residenza (quindi relativamente alla nostra isola sono consentiti gli spostamenti tra Capri e Anacapri), purché sempre nella stessa regione e sempre nel limite massimo di due persone. Il secondo riguarda invece i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti: nei giorni indicati con l’arancione durante le feste di Natale (28-29-30 dicembre e 4 gennaio) sarà possibile per chi vi risiede andare anche in un’altra regione, sempre però entro i 30 km dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia.

Nelle foto: controlli delle forze dell’ordine nella Piazzetta di Capri

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