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Incidente del bus a Capri: udienza del processo sulla morte di Melillo, i familiari si costituiscono parte civile

Prima udienza ieri, al Tribunale di Napoli, del processo sul grave incidente avvenuto il 22 luglio 2021 a Capri, dove un bus del trasporto locale dell’azienda Atc precipitò dalla strada provinciale 66, a Marina Grande. L’impatto provocò la morte del conducente, Emanuele Melillo, e il ferimento di numerosi passeggeri. Ieri l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale della famiglia Melillo, ha presentato la costituzione di parte civile di padre, madre, fratello e sorella della vittima. Stessa istanza anche da parte dell’avvocato Ugo Scognamiglio, legale della compagna di Emanuele, Valentina Rocca, e della figlia undicenne. Entrambi i legali – Cacciapuoti e Scognamiglio – hanno chiesto al gup Gabriella Logozzo (44esima sezione) il riconoscimento della responsabilità civile a carico dei legali rappresentanti dell’Atc di Capri e della Città Metropolitana di Napoli. In aula erano presenti il padre e il fratello di Melillo e la sua compagna. La prossima udienza è stata fissata per le 11 del 16 maggio prossimo. Lo scorso 3 marzo la Procura di Napoli (sostituti procuratori Maurizio De Marco e Giuseppe Tittaferrante) ha chiesto il rinvio a giudizio di tre indagati: il medico a cui la società di trasporto aveva delegato la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, l’amministratore della stessa società e un funzionario della Città Metropolitana di Napoli.