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"Oltre. L’Italia nel mondo, il mondo in Italia": è il tema del trentaduesimo convegno dei giovani imprenditori di Confindustria. Diffusi i primi nomi degli ospiti |
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13/10/2017 -
"Oltre. L’Italia nel mondo, il mondo in Italia". E' il tema del trentaduesimo convegno dei giovani imprenditori di Confindustria che si terrà a Capri, al grand hotel Quisisana, venerdì 20 e sabato 21 ottobre. Proprio oggi è stato diffuso il programma dell'evento, programma ancora parziale visto che resta la vuota la casella indicante un intervento istituzionale del sabato mattina. Tra i relatori, ovviamente, i padroni di casa, vale a dire il presidente dei giovani imprenditori Alessio Rossi e il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il ministro degli esteri Angelino Alfano, il ministro dello sport Luca Lotti, il sottosegretario allo sviluppo economico Ivan Scalfarotto, il sindaco di Firenze Dario Nardella, l'ambasciatore d'Israele in Italia e l'ambasciatore d'Italia negli Emirati Arabi Uniti, il numero uno di Mediolanum Ennio Doris, l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e il presidente del Fondo Italiano d’Investimento Innocenzo Cipolletta.
"Ogni viaggio - è scritto nel manifesto di presentazione del meeting - inizia col primo passo.
Ogni impresa inizia con un tratto di matita.
Ogni cosa contiene il suo oltre.
Oltre l’ingegno, i progetti diventano reali quando si
possono toccare. Bulloni nelle sonde spaziali, cavi sotto
i mari, microchip nel telefono.
É dai tempi del cannocchiale di Galileo che l’Italia
esporta tecnologia.
Oltre la strada già tracciata, ogni persona trova
un’ispirazione: dalle ali di Leonardo Da Vinci al design,
c’è un’Italia che esporta se stessa col fascino immortale
delle proprie idee.
C’è un’Italia che diffonde il meglio di sé e trova in ogni
angolo del mondo un’occasione per integrarsi e crescere
insieme. E che chiede lo stesso a chi investe qui.
C’è un Italia che non chiuderà le porte in faccia a
nessuno. E sa che il futuro sarà robotizzato, ma la vera
macchina dell’avvenire resterà l’uomo.
Serve impegno contro ogni disuguaglianza, perché la
crescita di un Paese non vale meno di quella di ogni suo
singolo cittadino.
C’è una galassia di italiani, oltre l’Italia che non li ha
saputi trattenere. Ci sono le nostre impronte digitali
e la nostra tenacia su ponti, dighe, architetture,
opere d’arte.
É l’epica delle cose fatte bene: della crescita che riparte,
e stavolta non si deve fermare. Il rischio Paese deve
diventare un valore Paese. Qui può nascere una nuova
Europa, che alle due velocità preferisce un solo percorso,
venendo da 27 direzioni.
Siamo quelli che puntano ai campioni europei: siamo le
grandi storie industriali, siamo i piccoli eroi.
É l’epica delle persone coraggiose: quelle che sul tavolo
sbattono le soluzioni, non i pugni. Perché non ci basta che
le Istituzioni ci rappresentino, vogliamo che ci migliorino.
É l’epica di ogni momento: ogni giorno è una rivoluzione,
ogni impresa contiene un progresso.
Non ci sono frontiere che possano contenere la forza
del cambiamento.
É il futuro, semplice. Ed è oltre".
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