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Accessori per sniffare cocaina a portata di clic: fa discutere e suscita polemiche la presenza di un sito che richiamandosi nel nome e nel logo a Capri vende prodotti per l'uso di droghe
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25/06/2018 - (Dall'Informatore Popolare del 24 giugno 2018)
Si rifà nel nome e nel logo all’isola di Capri un sito di e-commerce finito negli ultimi giorni al centro delle attenzioni mediatiche. Si chiama CapriShop.it, il simbolo richiamato nella home page è rappresentato dai Faraglioni, ma con Capri a quanto pare non ha nulla a che vedere, se non che i potenziali acquirenti possono essere tratti in inganno pensando di acquistare da un negozio online con sede sull’isola.
Collegandosi su CapriShop.it è possibile acquistare di tutto, ci sono centinaia e centinaia di prodotti di ogni genere, abbigliamento, accessori, idee regalo, adesivi, comprese cianfrusaglie varie. Prodotti che, si legge sul portale, vengono spediti da Barcellona. Ma soprattutto tanti articoli per sniffare. Sì, avete capito bene. Attraverso CapriShop.it si possono comprare accessori e oggetti vari connessi all’assunzione di sostanze stupefacenti e in particolare cocaina.

La commercializzazione riguarda set e kit per sniffare, dosatori, boccette, bustine per conservare la polvere bianca, bilancini di precisione, fino a test per rilevare il taglio e la purezza di qualsiasi droga compresa eroina e crack. E poi una marea di oggetti utili per “nascondere” e per “occultare” droghe, pasticche o qualsiasi altra cosa. Decine e decine di prodotti, a prezzi molto accessibili, sono in “esposizione” su questo sito.
A parte la scelta di smerciare articoli alquanto discutibili, questo sito nell’immaginario collettivo rischia di accostare il nome di Capri al mondo della cocaina. Il titolate risulta tale Matteo F., milanese trapiantato in Trentino che già in passato ha avuto più volte problemi con la giustizia per vendite attraverso il web al limite della legalità.

Il primo a sollevare il caso è stato un giornale di inchieste online, Stylo24.it, che ha intervistato anche il sindaco di Capri Gianni De Martino, il quale ha dichiarato: “Non appena siamo venuti a conoscenza siamo rimasti esterrefatti e molto dispiaciuti. Accostare il nome dell’isola a un’attività illecita, e nella circostanza particolare all’assunzione di cocaina, è qualcosa di molto grave. Per tale motivo ci siamo già attivati, tramite i nostri legali, per affrontare la questione. Naturalmente vogliamo innanzitutto comprendere se ci siano gli estremi per agire. La cosa va studiata con calma ed attenzione e nel caso si attivi l’iter vogliamo arrivare al massimo del risultato. Capri è un ‘brand’ notissimo in tutto il mondo, ma una cosa è accostare il nome dell’isola a prodotti che ne celebrano la bellezza, il folklore, la storia e finanche la vita e la cultura, un’altra è legarlo all’uso di sostanze stupefacenti. Tutto ciò, riteniamo, potrebbe arrecare un danno di vasta portata, all’immagine di Capri e dei suoi abitanti”.
Rischiano di essere danneggiati anche i titolari dei veri portali e delle autorevoli piattaforme di e-commerce e shopping capresi, che vendono prodotti artigianali o tipici dell’isola, che ovviamente non hanno niente a che fare con questo pseudo-sito dalla dubbia moralità.

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