30/03/2017 - L'Ascom Capri protesta per il ritardo nella riapertura della funicolare e si dice "vivamente preoccupata per il protrarsi della chiusura dell’esercizio Funicolare Marina Grande-Capri". In una nota inviata alla Sippic, l'associazione dei commercianti chiede alla società di trasporti, "senza entrare nel merito delle ragioni che hanno provocato i ritardi tecnici durante il periodo di manutenzione annuale dell’impianto, di essere cortesemente e tempestivamente informata circa la data in cui l’impianto verrà rimesso in esercizio".
"Allo stato, i lamentati ritardi causano notevoli disservizi nel movimento dei flussi turistici che, a stagione 2017 già da tempo avviata, provocano danni economici e di immagine al paese, per le enormi file che, quotidianamente, si vengono a creare in arrivo e in partenza, sia delle masse turistiche che dei numerosi residenti e pendolari che devono avvalersi degli scarsi ed obsoleti autobus", scrive il presidente dell'Ascom Beppe Massa e aggiunge: "Certo, nessuno si sognerebbe mai di ostacolare la realizzazione di opere necessarie per il buon funzionamento e la sicurezza di un impianto così importante, ma accettarne le imposizioni, senza il rispetto delle regole e dei diritti altrui, ci sembra veramente un atto unilaterale e di un'arroganza procedurale tale, da respingere e condannare con decisione da parte di tutte le forze imprenditoriali, sindacali e dalla società civile. L’Ascom lotterà con la dovuta energia affinché vengano tutelati gli interessi di quanti si servono di un insostituibile mezzo di trasporto qual è la Funicolare di Capri".

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