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La lettera: “Manca il pediatra, saltano le vaccinazioni. Diritto alle prestazioni sanitarie non garantito a Capri, costretta a portare il mio bambino a Napoli”

Riceviamo e pubblichiamo.

Gentile redazione,

sono una mamma Caprese e scrivo per segnalarle una vicenda alquanto paradossale. Stamattina dovevo fare il vaccino a mio figlio di 10 mesi (seconda dose per la meningite) mi chiamano per dirmi che il dottore è malato e non sa quando rientra, dandomi come primo appuntamento utile il giorno 8 aprile. Ho fatto presente che il bambino aveva un richiamo stamattina e un’altra vaccinazione obbligatoria da fare nel mese di marzo ma non ho avuto risposta. Sentendo il parere della pediatra, sono stata costretta a prenotare in un distretto a Napoli (e non è stato semplice trovare un centro vaccinale presso cui prenotare entro 15, 20 giorni) senza contare tutti i disagi relativi allo spostamento, condizioni meteomarine ecc, poiché non potevo aspettare aprile avendo due vaccinazioni in sospeso. Trovo surreale una situazione simile. Non viene garantito il diritto alle giuste prestazioni sanitarie per i capresi. Ancora più grave che il dottore che si occupa dei vaccini non abbia un sostituto che possa dedicarsi alle vaccinazioni per i tanti bambini sia di Capri che Anacapri, essendo il dottore Dioguardi l’unico per entrambi i Comuni.
Cosi come la situazione del pediatra mai arrivato (la dottoressa Puopolo ha lasciato Capri a fine dicembre e al momento non c’è nessuno che la sostituisca e l’unica pediatra sull’isola è la dottoressa Moffa che si dovrà occupare di tutti i bimbi capresi).

Rita Marinelli