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Il prof. Alberto Lucarelli presenta a Capri “Populismi e rappresentanza democratica”, tavola rotonda alla sala Pollio

Tavola rotonda a Capri, alla sala Pollio del Centro Congressi, lunedì 23 agosto alle ore 19.00, per la presentazione del libro del prof. Alberto Lucarelli, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Napoli Federico II, “Populismi e rappresentanza democratica”, Editoriale Scientifica. Saluti del Sindaco di Capri Marino Lembo. Modera Luciano Garofano, giornalista. Intervengono Renato Esposito, scrittore; Anna Maria Nico, Professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Sarà presente l’autore. Per l’accesso è obbligatorio il green pass.

I populismi stanno terrorizzando e cercando di minare le intelaiature delle forme liberal-democratcihe, perlomeno così come consegnataci nel XX secolo, ovvero quei modelli fondati sul suffragio universale e sulla rappresentanza.

Il testo di Alberto Lucarelli, “Populismi e rappresentanza democratica”, Editoriale Scientifica, 2020, che da anni indaga sui processi legati alla crisi della rappresentanza e soprattutto s’interroga su aspetti positivi e negativi delle democrazie partecipative e dirette, affronta il tema dalla prospettiva del costituzionalista. Ovvero quanto i populismi incidano sulle basi dello Stato, quali popolo territorio e governo, e quanto mettano in crisi i due pilastri dello Stato la sovranità popolare e la rappresentanza.

L’obiettivo è quello di far emergere che non esiste un populismo, ma che si tratti di un fenomeno variegato, al punto di essere costretti a parlare di populismi.

C’è un populismo identitario, teso a saltare la rappresentanza e a riferirsi direttamente al Sovrano ed un populismo che propone di migliorare la democrazia della rappresentanza, valorizzando la partecipazione, e ridando dignità alla sovranità popolare, al cittadino. L’obiettivo non è una rappresentanza sterile ma una rappresentanza democratica, ovvero che sappia profondamente raccogliere le istanze ed i bisogni dei cittadini.

L’Europa, mai come in questo momento, è centrale, vanno difese le sue frontiere di democrazia con la consapevolezza di avviare realmente un processo di politicizzazione delle sue strutture, avvicinandole ai cittadini, uscendo dalla coltre della tecnocrazia; infatti proprio la deriva tecnocratica dell’Europa ha contribuito a determinare quale reazione populismi identitari e settari.