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L’Africa nei colori e nelle suggestioni di Piero Cannizzaro ci saluta, la mostra di foto torna in autunno

Chiude giovedì 7 luglio la mostra Racconti d’Africa, fotografie di Piero Cannizzaro e curata da Bruno Flavio, che è stata aperta al pubblico sabato 11 giugno nella splendida cornice di villa Lysis ed organizzata dall’Associazione culturale Nepenthe.
Una suggestiva raccolta di 41 fotografie, scattate dall’autore con il suo smartphone durante le riprese del documentario “Storie d’Africa” che come tema ha quello difficile dell’emigrazione ed è stato prodotto da Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e Sviluppo in collaborazione con l’OIM, documentario girato nell’Africa dell’ovest, tra il Senegal, la Costa d’Avorio e la Guinea-Conakry.
L’autore, parlando della mostra, dice: “Da regista dovevo gestire la telecamera e il suono, non potevo portare con me anche una macchina fotografica vera e propria. Mi è venuta incontro la tecnologia dei nuovi cellulari ed ho usato il mio per cogliere l’attimo. Mentre giravo Storie d’Africa, e raccontavo quelle storie dure, difficili, ero allo stesso tempo colpito dalla bellezza che mi circondava, bellezza in tutti i sensi, di donne, di uomini e di vita vissuta. Bellezza nella forza degli sguardi, nella resilienza che esprimevano, ma anche nell’eleganza della loro postura, nei colori, nella cura degli abiti”.
“Siamo contenti del successo che questa mostra ha riscontrato tra il pubblico” afferma il vicepresidente di Nepenthe Luigi Lembo, “abbiamo voluto raccontare i colori, la forza, gli spazi dell’Africa attraverso le suggestioni di Piero Cannizzaro, che è riuscito a restituire nelle sue fotografie un messaggio di coraggio, direi una sorta di serenità trovata in un quotidiano comunque difficile, ci sembrava un messaggio positivo da trasmettere ancor più appropriato nel contesto globale attuale”.
“Con Piero lo scorso anno abbiamo parlato di questo suo lavoro in Africa, guardando le foto ho immediatamente pensato che sarebbe stato interessante proporle in un contesto come quello di Villa Lysis, un posto noto per la sua bellezza e la sua tranquillità, in cui bene si sarebbe collocato il senso del bello che emana da quegli scatti,  l’apprezzamento espresso dai visitatori è stato il riconoscimento di una giusta scelta” queste le parole del curatore della mostra Bruno Flavio. “Adesso chiudiamo per lasciare spazio ad altre iniziative, poi in autunno contiamo di riproporla”.