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“Sono stato io”: l’autore della rapina di Anacapri confessa davanti ai giudici, condannato in appello a 6 anni di reclusione

Sei anni di reclusione in appello, a fronte degli otto rimediati in primo grado. Ha ammesso le sue responsabilità, davanti ai giudici della Corte d’Appello di Napoli, Friedrich Von Der Horst, l’anacaprese di 44 anni che già al termine del primo processo era stato ritenuto colpevole della feroce aggressione a scopo di rapina ai danni di un’anziana signora di Anacapri.

La vittima, Gisa Pollio, fu colpita ripetutamente, riportando trauma cranico, frattura del setto nasale, lesioni ed escoriazioni varie, la sera del 30 dicembre 2016 nella sua abitazione di via Caprile.

Le indagini avviate dal commissariato di Polizia di Capri portarono all’individuazione di Friedrich Von Der Horst, già noto alle forze dell’ordine, con problemi di tossicodipendenza, che fin da subito fu sospettato di essere l’autore del pestaggio all’anziana signora portato a termine con l’obiettivo di rubare soldi e oggetti di valore.

Arrestato dai poliziotti il 21 marzo 2017 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, fu rinchiuso nel carcere di Poggioreale. A marzo 2018 la sentenza di condanna in primo grado emessa dall’undicesima sezione penale del Tribunale di Napoli: otto anni di carcere (contro gli otto anni e otto mesi chiesti dal Pm). Quindi, dopo essere stato per oltre un anno e mezzo recluso in cella, è stato trasferito in una comunità di recupero in Calabria dove attualmente sta scontando la condanna.

E’ di adesso la notizia dell’esito del processo d’appello: davanti ai giudici di secondo grado, nelle scorse settimane, il 44enne ha ammesso le sue responsabilità: “Sono stato io”. La confessione gli ha consentito di ottenere uno sconto di pena e una condanna a sei anni di reclusione (quasi due dei quali ormai già scontati).