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Dalla Costiera a Capri su una tavola di Sup, il viaggio-sfida di Enrico De Luca: tre notti e quattro giorni in solitaria per riscoprire un patrimonio naturalistico, storico, culturale e paesaggistico unico al mondo
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03/09/2018 - Tre notti e quattro giorni da Punta Campanella a Capri, ritorno a Positano: "Un pellegrinaggio votivo, ispirato dal rumore del mare e dalle stelle".
Sulla rotte delle sirene, da Punta Campanella a Capri, esplorando in solitaria su una tavola da SUP, a impatto ambientale zero, la penisola sorrentina e l'isola azzurra. Trentatré miglia nautiche per "raccontare un territorio che è patrimonio universale di natura, storia e cultura, solcando mare blu e verde, osservando il cielo azzurro, arrampicandosi su roccia bianca". Parte oggi, lunedì 3 settembre, la sfida di Enrico De Luca, napoletano, 31 anni, pioniere in Campania del cosiddetto "Sup yoga", lo yoga su una tavola da surf, e dei suoi allievi.
Un viaggio di tre notti e quatto giorni, meteo permettendo, con arrivo previsto a Positano il 6 settembre. "Per ogni notte - spiega Enrico - sceglierò un luogo suggestivo in cui sostare per aspettare l'alba ascoltando il rumore del mare e contemplando le stelle. Ripercorrere le tracce di quello che è da millenni un pellegrinaggio votivo, un gesto di devozione per la sacralità di una Terra e di un Mare eterno".
Più filosofia che sport, essenziale il bagaglio: con il mezzo di trasporto (la tavola da Sup e la pagaia), Enrico porterà con sé il minimo indispensabile, tenda, sacco a pelo, costume, occhialini nuoto, mezza muta, occhiali da sole, tuta pesante per la notte. "La mia è una traversata ispirata alla totale identificazione fisica ed emotiva dell'uomo con la natura. - spiega l'ideatore del singolare viaggio, che un anno fa ne portò a termine uno analogo, in solitaria, sulla rotta delle Ninfe, con arrivo a Ischia - Un rito per raccontare un territorio che è patrimonio universale di natura, storia e cultura, solcando mare blu e verde, osservando il cielo azzurro, arrampicandosi su roccia bianca. Un voto necessario per celebrare quel materiale residuale che resiste al tempo e a noi stessi che è la nostra memoria, la nostra origine, tracciando una rotta tra passato, presente e futuro".
L'obiettivo dell'iniziativa, sostenuta dalla startup sorrentina Toonado - è soprattutto, però, quello di riscoprire - anche con immagini mozzafiato - "un patrimonio naturalistico, storico, culturale e paesaggistico unico al mondo" e diffondere l'immagine del golfo di Napoli attraverso "una prospettiva nuova, 'social oriented', dinamica, trendy".
Non mancheranno le difficoltà, legate in particolare al moto ondoso e alla correnti, che hanno già fatto slittare di un giorno la partenza, originariamente prevista per domenica 2 settembre. Ma la sfida è, per questo, ancor più affascinante: "La Campania ha il dovere di puntare sempre più sull'ecoturismo", chiosa Enrico, mentre prepara il suo piccolo bagaglio per esplorare l'antica rotta delle Sirene, "venerate e temute, dimenticate, trasformate, ricercate, mai morte". Sembra quasi una metafora di questa straordinaria terra, che l'insolito navigatore solitario apprezzerà via mare, senza paura.
Fonte: napoli.repubblica.it

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