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54 milioni di euro il giro d'affari che ruota intorno ai grandi yacht in Campania, Capri è la località più attrattiva. I dati presentati in un convegno a Napoli
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12/09/2018 - Un impatto economico diretto di 30,4 milioni di euro nel 2017, oltre 54 milioni considerando gli effetti indotti, che si estendono su tutta l'Italia e che generano lavoro per 400 persone. Queste le cifre legate al mercato dei grandi yacht, dai 50 metri in su, per l'area del Golfo di Napoli, delle isole e della Costiera Amalfitana. Una fotografia scattata dalla societa' di consulenza e ricerca 'Risposte Turismo' e presentata a Napoli nel corso di un convegno che ha al centro un segmento di nicchia dal punto di vista numerico, ma che rappresenta una punta di diamante per l'economia generata. I dati testimoniano la continua ascesa del settore: il numero delle navi attive e' raddoppiato in 10 anni e rappresenta oggi il 13% della flotta mondiale di yacht. Nel 2017 sono stati stimati 2.600 accosti nell'area campana considerata, con 3.900 giornate di permanenza e 1.700 di ormeggi in banchina. Numeri rilevanti se si considera che ogni accosto genera 11.500 euro di spese dirette tra utilizzo e manutenzione dello yacht, armatore, ospiti ed equipaggio.
L'intrattenimento e lo svago rappresenta la prima voce di spesa (6,4 milioni), seguiti dallo shopping (4,6). La localita' piu' attrattiva resta Capri, che catalizza 17,8 milioni di spese dirette, seguita dal Golfo di Napoli (5,9), dalla Costiera Amalfitana (4) e da Castellammare (2,5). "La fotografia e' incoraggiante - commenta il presidente di Risposte Turismo, Francesco Di Cesare - ma c'e' ancora spazio di crescita e, considerando che il mercato non e' saturo, occorre lavorare su una serie di criticita'. Bisogna migliorare la qualita' dell'offerta, la mobilita' interna alle citta', uniformare la fiscalita' e le condizioni economiche e offrire una cantieristica specializzata, che oggi manca e che consentirebbe agli armatori di fermarsi in quest'area anche nei mesi invernali". Sulla stessa linea il presidente dell'Autorita' portuale del Mar Tirreno Centrale, che ha commissionato lo studio. "Si tratta di uno dei segmenti a maggior valore aggiunto per l'economia marittima", sottolinea Pietro Spirito, evidenziando che "la Campania e' competitiva principalmente per le bellezze naturalistiche che offre, ma ci sono lacune da colmare: e' necessario creare un brand 'Campania' per la promozione nel mondo del settore, fare rete tra gli operatori campani, ridurre la stagionalita' e potenziare le infrastrutture e i servizi a terra, perche' questo mercato richiede alta qualita'".


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