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Assenteismo al Capilupi, interrogatorio di garanzia per gli arrestati. Due medici si sono avvalsi della facoltà di non rispondere |
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21/07/2017 -
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere due dei sei medici arrestati martedì scorso nell'ambito dell'inchiesta sui casi di assenteismo all'ospedale Capilupi di Capri. Ieri mattina hanno preso il via gli interrogatori di garanzia davanti al gip Marina Cimma del tribunale di Napoli. Al cospetto del giudice sono sfilati, per la convalida dei provvedimenti, i dipendenti del Capilupi raggiunti da misura cautelare. Due di loro hanno preferito fare scena muta, altri invece hanno reso dichiarazioni spontanee e altri ancora verranno ascoltati nelle prossime ore. Complessivamente sono otto le persone destinatarie di misura cautelare indiziate dei reati di truffa aggravata e di frode nella rilevazione delle presenze: oltre ai sei medici finiti agli arresti domiciliari, ci sono altre due dipendenti per le quali è stato disposto l'obbligo di dimora nel comune di residenza. Attraverso i loro legali, tutti si apprestano a chiedere la revoca dei provvedimenti cautelari. Nell'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, sono coinvolti anche altri venti dipendenti la cui posizione è ancora al vaglio degli inquirenti.
Da più parti intanto si chiede una ferma e decisa presa di posizione da parte delle amministrazioni comunali di Capri ed Anacapri: sono in molti a sollecitare i Comuni affinché, a tutela dell'immagine dell'isola e del diritto alla salute, decidano di costituirsi parte civile nell'eventuale processo a carico dei presunti responsabili.
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