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Sabato al centro Caprense la presentazione del romanzo “La prima luce di Neruda” di Ruggero Cappuccio. Alla conferenza partecipa Franco Roberti |
![foto](http://www.feltrinellieditore.it/media/copertina/quarta/41/9788807032141_quarta.jpg) |
25/09/2017 -
Il Centro Caprense Ignazio Cerio ospita la presentazione del romanzo “La prima luce di Neruda” di Ruggero Cappuccio il 30 settembre alle ore 18,30.
Dialogherà con l’autore Franco Roberti, leggerà alcuni brani del romanzo Marina Sorrenti. Ingresso libero.
Ruggero Cappuccio è scrittore, drammaturgo e regista. Come autore di teatro
esordisce nel 1993 con Delirio Marginale (Premio Idi) e Il sorriso di San Giovanni
(Premio Ubu novità italiana 1997). Per la collana Classici del teatro Einaudi
pubblica Shakespea Re di Napoli (Premio Speciale Drammaturgia Europea
1995), Edipo a Colono (2001) e Le ultime sette parole di Caravaggio (2012). Per
il cinema e la televisione firma le regie di Lighea, Il sorriso dell’ultima notte,
Rien va e Paolo Borsellino Essendo Stato. È anche pubblicista sulle pagine della
cultura del quotidiano "Il Mattino". Con il romanzo La notte dei due silenzi
(Sellerio, 2007) è finalista al Premio Strega 2008. Per Feltrinelli pubblica Fuoco
su Napoli (2010; Premio Napoli 2011) e La prima luce di Neruda (2016). Nel
2017 ha diretto la decima edizione del Napoli Teatro Festival.
Franco Roberti inizia la carriera di magistrato nel 1975 come Pretore a Borgo S.
Lorenzo (Fi); dal 1979 è Giudice Istruttore presso il Tribunale di S. Angelo dei
Lombardi; dal 1982 Sostituto Procuratore della Repubblica a Napoli, dove si
occupa di reati contro la Pubblica Amministrazione e di criminalità organizzata
di tipo mafioso e terroristico – eversivo. Dal 2001 è Procuratore aggiunto della
Repubblica a Napoli e dal 2005 coordinatore della Direzione Distrettuale
Antimafia della Procura di Napoli. Nel 2009 viene nominato Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Salerno. Dal 2013 è Procuratore Nazionale
Antimafia, estendendo nel 2015 la competenza all'Antiterrorismo. Autore di
numerose pubblicazioni e relazioni sui temi di contrasto alla criminalità
organizzata di tipo terroristico-eversivo, al narcotraffico, al riciclaggio e alle
infiltrazioni criminali negli appalti pubblici. Fra le sue ultime pubblicazioni Il
contrario della paura (2016) e con Alberto Giannini Manuale dell'antiterrorismo.
Evoluzione normativa e altri strumenti (2016).
Marina Sorrenti si diploma nel 1993 presso la Scuola del Piccolo Teatro di
Milano diretta da Giorgio Strehler. In collaborazione con il Piccolo Teatro di
Milano è impegnata in numerose produzioni, tra cui: “Faust” di Goethe e “I
giganti della montagna” di Pirandello, per la regia del Maestro Strehler, “Il
gabbiano” di Cecov e “Il teatro comico” di Goldoni, per la regia di E. D’Amato.
Alla morte di Strehler lavora con diversi registi, interpretando, tra gli altri, i ruoli
di protagonista femminile delle grandi tragedie di Shakespeare. Da qualche
anno ha iniziato la collaborazione con il regista e drammaturgo Ruggero
Cappuccio e la regista Nadia Baldi. Per il cinema ricordiamo “La lettera” di L.
Cannito e “Veleni” di N. Baldi. Per il teatro scrive e interpreta i testi: “Ricordati di
chiudere bene la porta. Vita in Palestina”, “Eéa, l’isola della maga”, “Il mio cuore
a Varsavia” e “Parrucuttìa”. Insegna recitazione presso scuole di teatro e
cinema.
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