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Sanità pubblica nel caos: i cittadini di Capri alle prese con enormi disagi per lo stop a visite ambulatoriali, esami e ricoveri programmati

Scoppia in Campania l’emergenza prestazioni sanitarie dopo lo stop ai ricoveri programmati e alle attività di specialistica ambulatoriale non urgenti nelle strutture sanitarie pubbliche della regione. Inizialmente la disposizione riguardava solo gli ospedali dell’Asl Na 1 (Napoli e Capri), da oggi è stata estesa all’intera Campania dall’Unità di crisi della Regione con un provvedimento adottato dal presidente Vincenzo De Luca – si legge – “al fine di consentire una rapida ottimizzazione dell’organizzazione ospedaliera per fronteggiare la situazione pandemica”, di “impegnare il personale sanitario pubblico e convenzionato in via prioritaria alla gestione dei pazienti Covid” e ravvisata “la necessità garantire la disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19”.

L’attuale situazione pandemica in Campania, è scritto nel testo dell’ordinanza firmata dal presidente De Luca, “sta registrando picchi di contagio da Covid-19 che stanno provocando crisi evidenti nella risposta assistenziale delle strutture sanitarie pubbliche. Le stesse prospettive a breve periodo non offrono dati rassicuranti per una subitanea inversione di tendenza, posto che l’indice Rt in Campania e l’incidenza di casi positivi per 100mila abitanti hanno raggiunto limiti tra i più alti dall’insorgenza della pandemia, e tra i più alti d’Italia”.

Il provvedimento prevede “la sospensione, a far data dal 10 gennaio 2022, e fino a nuova espressa disposizione, dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le strutture sanitarie pubbliche stabilendo la possibilità di effettuare solo ricoveri con carattere d’urgenza ‘non differibili’ provenienti dal Pronto soccorso o per trasferimento da altri ospedali, con la precisazione che tale sospensione è valida per tutti i ricoveri programmati, ad eccezione dei ricoveri per pazienti oncologici, oncoematologici, di pertinenza ostetrica, trapiantologica, nonché delle prestazioni salvavita e di quelle la cui mancata erogazione può pregiudicare nell’immediato la salute del paziente e, pertanto, non procrastinabili”.

Il provvedimento prevede inoltre “la sospensione, a far data dal 10 gennaio 2022 e fino a nuova espressa disposizione, di tutte le attività di specialistica ambulatoriale, nelle medesime strutture, che non siano caratterizzate da urgenza o indifferibilità (attività ambulatoriali per le prestazioni di oncologia, oncoematologia, dialisi e radioterapia e attività di screening oncologico)”. Infine si dispone “che il personale che si libera dalla gestione ordinaria deve essere destinato all’attività di ricovero e trattamento dei pazienti Covid”.

Notevoli i disagi per i cittadini di Capri ed Anacapri che si vedono saltare interventi programmati, ricoveri attesi da mesi, ma anche negare le visite ambulatoriali in ospedale, comprese addirittura le comunissime analisi del sangue.