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CRONACA

Caso Atc: nulla di fatto nel doppio incontro tra azienda e sindacati, avviata la seconda fase di conciliazione. Usb chiede intervento sostitutivo della Città Metropolitana, Uil e Ugl si appellano direttamente alla proprietà

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Vertenza Atc: nulla di fatto dopo gli incontri tra azienda e sindacati. Un doppio faccia a faccia che ha visto l’amministratore della società che gestisce il trasporto pubblico locale a Capri confrontarsi con i rappresentanti di Uil e Ugl e con quelli dell’Usb, nell’ambito della prima procedura di raffreddamento. Oggetto delle riunioni in videoconferenza i pagamenti delle spettanze arretrate ai lavoratori. Restano le distanze, nessuna garanzia dall’azienda sui tempi di corresponsione di tredicesime e stipendi.

I sindacati, a seguito del verbale negativo, hanno avviato la seconda procedura di conciliazione, come prevede la legge.

Nel frattempo, Uil e Ugl hanno chiesto ufficialmente un incontro alla proprietà dell’Atc e allo scopo hanno inviato una nota a Ettore De Nardo e Anna La Rana: il fine è quello – si legge nel documento firmato dai segretari regionali Ferraiuolo e Leongito – “di ricercare tutte le soluzioni utili ad assicurare una reale svolta aziendale tale da garantire un futuro lavorativo sereno ai dipendenti”.

Contemporaneamente, l’Usb Lavoro Privato con una nota a firma di Sansone e Vallini ha chiesto alla Città Metropolitana di Napoli “l’attivazione dell’intervento sostitutivo, retributivo e contributivo, relativamente allo stipendio di dicembre e della tredicesima mensilità” ed ha sollecitato l’Acamir a consentire quanto prima l’immissione in servizio degli 11 autobus destinati all’Atc.

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