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Tensione e rabbia ad Anacapri: iniziate le operazioni di abbattimento in via Lo Funno, effettuati i primi buchi. Presidio di cittadini al Comune, parla Alfonso Amendola

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Sembra che, purtroppo, non ci sia nulla da fare per salvare l’abitazione della famiglia Amendola. Il “comitato casa Anacapri”, gruppo di cittadini costituito oggi spontaneamente attraverso la rete, ha reso noto che la demolizione è iniziata. Hanno dunque preso il via le operazioni di abbattimento dell’immobile – una “prima casa” realizzata abusivamente ubicata in via Lo Funno ad Anacapri – disposte in esecuzione di un ordine della Procura. Dopo il distacco dei servizi (energia elettrica e acqua), la ditta incaricata dall’autorità giudiziaria ha lentamente avviato le attività di demolizione soltanto all’interno, effettuando i primi buchi sulle pareti, per poi sospenderle dopo alcune ore. L’abitazione attualmente è chiusa e sigillata: “Cantiere giudiziario – vietato l’accesso ai non autorizzati” si legge su un cartello all’esterno della casa fatto affiggere dalla Procura della Repubblica.

Rabbia e tensione, lacrime e dolore, veleni e polemiche, in tanti si sono stretti intorno alla famiglia manifestando vicinanza ed effettuando un presidio di solidarietà in via Lo Funno a favore del diritto alla casa. Il presidio si è poi spostato in Municipio. La dolorosa vicenda ha posto nuovamente in primo piano il dramma casa sull’isola di Capri, dove sono centinaia i casi di immobili a rischio demolizione.

Nel primo video amatoriale: l’avvio della demolizione. Nel secondo video: parla Alfonso Amendola, capofamiglia da oggi senza casa.

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