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Anacapri, disposto l’abbattimento di 76 alberi della pineta di Damecuta. Un insetto killer ha ucciso le piante

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Saranno abbattuti in questi giorni, a causa delle pessime condizioni vegetative, 76 pini “malati” che si trovano all’interno della pineta di Damecuta ad Anacapri.

Sui pini domestici, a partire dall’estate del 2016, si è insediato – come si legge nella relazione di un esperto a cui si è rivolto il Comune di Anacapri – un insetto di origine americana, denominato “Cocciniglia Tartaruga del Pino” (Toumeyella parvicornis Cockerell) che, tramite lo stiletto boccale, si nutre sottraendo linfa della pianta emettendo, nel contempo, una sostanza zuccherina e appiccicosa, la melata che, per gravità, finisce rapidamente per ricoprire tutte le parti sottostanti ai germogli attaccati. Nei nostri ambienti la specie, favorita anche dall’assenza di parassiti o predatori naturali, si riproduce rapidamente, con più generazioni annue, e la produzione di melata è così abbondante che anche il sottobosco, ove presente, se ne ricopre. Su questa sostanza appiccicosa si sviluppano poi rapidamente i funghi agenti della cosiddetta “fumaggine”, che conferiscono alle parti attaccate un triste aspetto nero e fuligginoso.

In breve, quindi, questi poveri pini, si sono visti sottrarre continuamente linfa e soprattutto, per la copertura delle parti verdi operata dalla melata e dalla fumaggine, non hanno più potuto svolgere in maniera soddisfacente la fotosintesi clorofilliana che permette a ogni pianta di vivere. Hanno iniziato così a deperire. Nell’ultimo anno altri insetti, attirati dai segnali di sofferenza emessi delle piante, si sono insediati a carico del legno. Si tratta di scolitidi del genere Tomicus, che svolgono il “mestiere” di primi degradatori del legno, di cui si cibano scavando gallerie sotto la corteccia dei rami e del tronco. I pini domestici di Damecuta sono a questo punto morti ed è anche necessario abbatterli rapidamente per impedire che il contagio possa andare a interessare anche i pini d’Aleppo, che sembrano per ora più resistenti.

E’ previsto pertanto, come indica l’ordinanza numero 34 del sindaco Franco Cerrotta, l’abbattimento di 76 pini già individuati con cippatura e bruciatura. Successivamente il Comune procederà alla messa a dimora di altrettanti alberi giovani che entro qualche anno potranno ridare al sito tutta la bellezza che gli è sempre appartenuta. Le attività di eliminazione dei pini saranno coordinate dall’ufficio tecnico comunale e saranno eseguite dal personale del Comune insieme ad alcuni volontari, mentre la successiva messa a dimora delle nuove piante a seguito della bonifica avverrà con il coordinamento della Soprintendenza Archeologica.

 

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