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CRONACA

“Pocho”, il cane antidroga dal fiuto infallibile che la camorra vuole uccidere, fu protagonista anche di varie operazioni a Capri

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Da alcuni giorni sui giornali e in tv si parla di “Pocho”, il piccolo cane antidroga della Questura di Napoli dal fiuto infallibile per il quale la camorra ha emesso una condanna a morte. “Pocho” è una vera e propria star, visti i risultati che è riuscito a raggiungere negli ultimi mesi. Il jack russell della polizia ha scovato decine di chili di stupefacenti permettendo una serie di sequestri record per gli agenti napoletani. “Pocho”, in polizia dal 2013, sarebbe oggetto di una taglia che i clan partenopei hanno messo sulla sua testa per provare a fermarlo. Un messaggio di morte gravissimo che conferma la spietatezza della camorra contro chiunque voglia mettersi contro gli affari criminali. In pratica i clan sono disposti a ucciderlo pur di evitare che il cane continui a rovinare il loro business. Nella foto, scattata alcuni mesi fa e diffusa dalla Questura di Napoli, “Pocho” è a Capri, impegnato in controlli antidroga sulla banchina del porto insieme agli agenti del commissariato locale. Durante l’estate l’unità cinofila è stata varie volte sull’isola portando a termine anche qui importanti operazioni sul fronte della lotta agli stupefacenti.

 

 

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