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CRONACA

Colpo di scena, Campania zona gialla (rischio moderato): scongiurata per ora l’ipotesi di lockdown, consentiti gli spostamenti tra Comuni, bar aperti fino alle 18

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Nè rossa (rischio alto) nè arancione (rischio medio alto) ma gialla (rischio moderato). A sorpresa la Campania è stata classificata regione rientrante nella zona gialla, vale a dire con rischio moderato. Scongiurata, per ora, l’ipotesi di lockdown. Previste come restrizioni: coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, scuola a distanza per le superiori, centri commerciali chiusi nei weekend, mezzi di trasporto pieni solo fino al 50% e chiusura di musei, mostre, cinema e teatri. Dunque in Campania si potrà circolare liberamente tra diversi comuni (non tra province) e si potrà uscire dalla regione. Bar e ristoranti resteranno aperti fino alle 18 (dopo le 18 sono consentiti asporto e delivery).

“I numeri complessivi” dei contagi “sono in costante aumento e comportano un’alta probabilità che molte regioni superino le soglie critiche delle terapie intensive già nelle prossime settimane. Dobbiamo per forza di cose intervenire”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in diretta durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha preso la parola per spiegare cosa ha spinto il governo a emettere un nuovo Dpcm con misure ancora più restrittive rispetto all’ultimo decreto.

E ha annunciato quali regioni saranno inserite nelle varie fasce di rischio: Calabria, Lombardia e PIemonte rientrano nelle zone rosse (ad alto rischio), Puglia e Sicilia vengono inserite in quella arancione (intermedio) e tutte le altre compresa la Campania in quella gialla (più sicure).

“E’ chiaro che il Ministro della Salute ha adottato una ordinanza – ha affermato Conte – aggiornata agli esiti del monitoraggio, certo non fotografa il dato di stamani o ieri, è aggiornato alla settimana precedente. Se da qualsiasi regione, man mano che va avanti il flusso, il dato sarà tale da variare la situazione di criticità lo vedremo”.

Le misure contenute nel Dpcm scatteranno da venerdì 6 novembre.

“Se avessimo misure uniche su tutto il territorio nazionale avremmo prodotto un duplice effetto negativo: non adottare misure realmente adeguate ed efficaci per le regioni a maggior rischio e costringere a misure irragionevolmente restrittive le regioni in cui la situazione è meno grave”, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. Per alcune Regioni, ha spiegato, c’è “alta probabilità che superino le soglie critiche per le terapie intensive nelle prossime settimane: dobbiamo intervenire per rallentare il virus in attesa del vaccino”.

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