Scrivi per cercare

CRONACA

La Campania torna in zona arancione: bar e ristoranti aperti solo per l’asporto, vietato spostarsi tra comuni diversi

Condividi

La Campania torna in zona arancione. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà a momenti una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.

Una decisione che il governatore Vincenzo De Luca aveva anticipato nelle ultime ore parlando di “immagini da brivido” negli ultimi giorni, “gente in strada quasi sempre senza mascherina, zero controlli, alcune grandi città della Campania abbandonate a se stesse”. E per questo De Luca ha detto che è “inevitabile il ritorno alla zona arancione e se non stiamo attenti anche nella zona rossa”.

La situazione, dopo molte settimane di tranquillità con contagi azzerati o ridotti al minimo, comincia a suscitare preoccupazione anche sull’isola di Capri, dove si registra un picco di positivi tra i residenti di Anacapri. Casi di contagio in aumento nelle ultime ore tra i lavoratori pendolari che, ogni mattina, giungono sull’isola da diverse aree della provincia di Napoli sui mezzi di navigazione dove è difficile se non impossibile mantenere il distanziamento e rispettare la capienza al 50%.

ZONA ARANCIONE, COSA SI PUO’ FARE E COSA NO.

In zona arancione gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio comune, dalle 5 alle 22. Gli spostamenti fuori dal proprio comune o dalla propria Regione sono consentiti solo in casi giustificati, per motivi di lavoro, salute o necessità, per i quali serve l’autocertificazione. In tutta Italia resta il divieto di uscita notturna dalle 22 alle 5: anche per gli spostamenti in questi orari è quindi necessaria l’autocertificazione. È sempre permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla regione o provincia autonoma.

In zona arancione bar e ristoranti possono aprire solo per effettuare servizio d’asporto o consegna a domicilio. L’ingresso e la permanenza in bar e ristoranti da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali. I negozi al dettaglio sono aperti, mentre per quanto riguarda i centri commerciali, possono restare aperti dal lunedì al venerdì, e devono chiudere nei weekend, nei festivi e prefestivi. L’apertura dei negozi è consentita fino alle 21.

Didattica in presenza per le superiori con una soglia minima del 50%, didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie.

Nelle zone arancioni restano chiusi i musei, così come i cinema, i teatri, le palestre e le piscine. È possibile praticare attività sportiva purché all’interno del proprio comune e all’aperto.

Tags:

You Might also Like

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.