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CRONACA

Svolta nelle concessioni, la gestione dei porti di rilevanza regionale passerà ai Comuni. A Capri la nuova norma interessa i moli di Marina Grande e l’approdo di Marina Piccola

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Svolta nelle concessioni: i porti di rilevanza regionale potranno essere amministrati dai Comuni. Lo stabilisce una norma della legge di stabilità che conferisce questa possibilità ai Comuni che ne faranno richiesta. Sono estrapolati dalla nuova disciplina gli accosti riservati ai mezzi che assicurano i collegamenti pubblici. Per tutto il resto, invece, si cambia. Il testo normativo, che ha recepito le indicazioni del governatore Vincenzo De Luca, indica tutti gli ambiti attribuiti ai vari Comuni e mette anche in evidenza che gli stessi, anche con il supporto dell’Anci Campania, possano avvalersi (al massimo per un anno) degli uffici regionali per avviare la procedura di presa in carico dei beni. La competenza degli approdi passa dunque ai Comuni, una misura che garantirà maggiore trasparenza e rispetto delle concessioni. I porti campani sono contenuti in dieci ambiti. Tutti questi, ad esclusione dei porti di rilevanza nazionale quali Napoli, Salerno e Castellammare, sono influenzati dalla nuova disciplina. Il porto di Marina Grande e l’approdo di Marina Piccola a Capri rientrano nell’ambito unico che comprende l’isola di Capri e la penisola sorrentina. Restano di competenza della Regione gli spazi delle banchine, con le annesse infrastrutture ed i prospicienti specchi d’acqua, riservate al trasporto marittimo.

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