Sospensioni in arrivo per medici e operatori al lavoro in ospedali e distretti sanitari non vaccinati: oltre 500 nell’Asl Napoli 1, alcuni anche a Capri

Tempi difficili per i no vax. Medici e operatori sanitari non vaccinati riceveranno tra qualche giorno la lettera di sospensione come prevede la normativa in vigore: oltre 500 verso lo stop da lavoro e stipendio nell’Asl Napoli 1, comprendente la città di Napoli e l’isola di Capri.

I primi 23 sono stati sospesi ieri tra Pozzuoli e Giugliano (Asl Napoli 2), mentre per gli operatori dell’Asl Napoli 1 che hanno rifiutato senza adeguata motivazione la vaccinazione, la maggior parte dipendenti di ospedali e distretti della città di Napoli e alcuni in servizio a Capri, lo stop potrebbe scattare la prossima settimana dopo la richiesta di chiarimenti. «Le raccomandate sono state spedite ieri», ha annunciato il direttore generale Ciro Verdoliva, categorico quanto il governatore Vincenzo De Luca nel voler applicare le norme nazionali finalizzate a ridurre la trasmissione del coronavirus. Proprio De Luca oggi ha parlato nuovamente di vaccinazione obbligatoria, unica arma per fermare il virus. «Chi non ha fatto l’iniezione e rientra nelle caratteristiche sarà sospeso senza ombra di dubbio», ha affermato Verdoliva. Il suo collega Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord che ha già disposto le prime misure per i suoi dipendenti, ha parlato di un provvedimento «sofferto ma indispensabile».

«E’ giusto procedere nei confronti negli operatori sanitari che non si vaccinano», è l’opinione di Lorenzo Medici, segretario della Cisl Fp in Campania. «Qualcuno può sentirsi tradito dal sindacato, ma chi sceglie di fare un mestiere per aiutare gli altri, poi non può mettere a rischio la salute proprio dei più fragili, e in particolare gli anziani a più alto rischio complicanze fatali», ha detto il sindacalista.