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CRONACA

L’Asl rafforza la rete dell’emergenza: in arrivo le motoambulanze a Napoli e Capri con autista e infermiere ma senza medico

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Quattro motociclette destinate al servizio 118, tre per la città di Napoli e una per l’isola di Capri. Soccorsi veloci soprattutto per consentire interventi rapidi in caso di codice rosso come l’infarto e l’arresto cardiaco e in situazioni come la presincope, ma con un particolare di non poco conto: le moto saranno senza medico. In sella alle due-ruote solo l’autista soccorritore e l’infermiere.

Le moto sanitarie, in aggiunta ai servizi già esistenti, effettueranno servizio diurno per conto dell’Asl Napoli 1, h12, dal 15 maggio al 2 agosto e saranno messe a disposizione insieme all’equipaggio dal raggruppamento temporaneo d’ impresa Heart Life Croce Amica – Italy Emergenza – First Aid One, già aggiudicatario dell’ appalto per un anno per il servizio di emergenza con le ambulanze per l’importo di 4.834.305 euro.

Le motoambulanze avranno per l’Asl un costo orario di 52 euro, pari a 633,72 euro al giorno. La copertura dell’intero periodo di attività richiederà un esborso di 202.790 euro per tutte e quattro le moto. Su di esse viaggeranno, come detto, un soccorritore autista ed un infermiere ma nessun medico.

«Il senso della operazione – ha affermato Giuseppe Galano, direttore del 118 e presidente campano dell’associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Emergenza area Critica – è di arrivare con un mezzo più agile dell’ ambulanza nelle situazioni nelle quali il tempo è un fattore cruciale. L’infermiere in caso di arresto cardiaco può effettuare il primo soccorso con il defibrillatore. In caso di sospetto di infarto può effettuare il cardiogramma, inviare l’ esito alla centrale operativa grazie alla telemedicina e, se l’ esame conferma che si tratta proprio di infarto, può, sulla base di un protocollo già attivo, somministrare i primi farmaci salvavita, sotto la guida a distanza del medico della centrale. Si guadagnano minuti preziosi in attesa che arrivi l’ ambulanza per trasportare il paziente in ospedale. Anche in caso di lipotimia o di incidente l’equipaggio della moto può effettuare i primi soccorsi».

L’idea di Galano è che, se i risultati della sperimentazione saranno positivi, il servizio delle moto sanitarie possa diventare strutturale.

«In prospettiva – ha aggiunto – qualora sarà risolto il problema della gravissima carenza di personale che ci attanaglia e per la quale servirebbero incentivi finalizzati a rendere attrattiva la medicina di urgenza e ad evitare fughe verso altri settori, più remunerativi e meno stressanti, si potrebbe anche pensare di far circolare motoambulanze con a bordo medici e non solo soccorritori e infermieri».

Critiche e perplessità sono giunte da parte dell’ associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, alla quale aderisce un certo numero di camici bianchi impegnati nel servizio del 118, ha commentato infatti il presidente Manuel Ruggiero: «Sarebbe stato meglio che si fossero attivate per il periodo estivo quattro normali ambulanze in aggiunta a quelle già in circolazione, sia pure senza medico, che le moto le quali ovviamente non possono trasportare il paziente in ospedale. Nel caso di codici rossi, mi chiedo se l’arrivo di un equipaggio a bordo della moto, che dovrà poi attendere in ogni caso l’ ambulanza se è necessario portare la persona soccorsa in ospedale, non incrementi il rischio di aggressioni al soccorritore e all’infermiere».

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