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CRONACA

Si allarga l’inchiesta giudiziaria sul Porto Turistico di Capri: sono 9 le persone coinvolte. Il gruppo CapriVera: “Ciro Lembo indagato, chiediamo chiarezza ma non esultiamo”

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Il Porto Turistico di Capri al centro delle indagini della magistratura e della Guardia di Finanza. Nuove “visite” dei finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli nell’ambito dell’inchiesta della Procura, pm Ardituro, che ipotizza alcuni reati tra cui truffa e peculato. I militari napoletani hanno proseguito con gli accertamenti insieme ai colleghi della tenenza di Capri notificando, giovedì, numerosi avvisi di garanzia e inviti a comparire per l’effettuazione di accertamenti tecnici irripetibili ad ulteriori indagati. Un’attività, questa, che va ad aggiungersi alla prime ispezioni e perquisizioni fatte nelle settimane precedenti. Le indagini riguardano, a quanto si è appreso, la gestione degli ormeggi e dei posti barca negli scali portuali dell’isola. Sarebbero 9 fino a questo momento gli indagati: tra questi molti dipendenti della società che gestisce il Porto Turistico e anche un amministratore pubblico del Comune di Capri. Va ovviamente precisato che gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.

CAPRIVERA: “CIRO LEMBO INDAGATO, CHIEDIAMO CHIAREZZA MA NON ESULTIAMO”.

Il gruppo consiliare di opposizione CapriVera ha diffuso la seguente nota attraverso la pagina Fb ufficiale dell’associazione politica:

“È di queste ore la notizia di un avviso di garanzia notificato al vicesindaco di Capri Ciro Lembo, probabilmente per le attività decisamente poco trasparenti in materia di assegnazione di posti barca, che denunciammo proprio noi in Consiglio Comunale e alla Procura.

Noi intendiamo chiedere chiarezza ma non riteniamo che questa sia una bella notizia e ci auguriamo che l’interessato possa dimostrare di essere estraneo a qualsiasi opotesi di reato nella vicenda presumibilmente legata alle attività nel porto turistico e nel porto commerciale.

Ci teniamo a rimarcare il nostro garantismo e la differenza con chi invece negli anni scorsi rese, nei riguardi della precedente Amministrazione, il clima tesissimo con assurde insinuazioni, il continuo invio di lettere anonime e attraverso le misteriose dimissioni di Assessori che poi sono stati ricompensati (e anche su questo ci sarebbe da indagare), nonostante le scarse capacità dimostrate, con nuovi incarichi e posti di lavoro.

Ci auguriamo perciò di leggere presto notizie di archiviazione e nello stesso tempo riteniamo oramai obbligatoria l’adozione degli opportuni provvedimenti a tutela della pubblica amministrazione in caso di richiesta di rinvio a giudizio, visti i precedenti (ingiustamente) creati nei confronti di dipendenti comunali e amministratori di società partecipate”.

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