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Elaborato cartografico e itinerario geoturistico: Martina Verga con una tesi sull’analisi geomorfologica dell’isola di Capri consegue la laurea magistrale in monitoraggio e riqualificazione ambientale

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“Analisi geomorfologica dell’isola di Capri” è il titolo della tesi, presentata e discussa dalla dottoressa Martina Nicole Verga, con la quale ha conseguito – con la votazione di 110 e lode – la laurea magistrale in monitoraggio e riqualificazione ambientale all’università La Sapienza di Roma.

Di origini capresi, Martina Verga vive nella Capitale da tempo ma non ha mai staccato il cordone ombelicale che la lega a Capri.

“La mia tesi – racconta la dottoressa a Caprinews.it – è consistita nella conduzione di un’analisi geomorfologia dell’isola di Capri. Gli obiettivi sono stati due. Il primo la realizzazione di un elaborato cartografico a tema geomorfologico secondo le più recenti linee guida dell’ISPRA (Quaderno 13) per la rappresentazione delle forme del rilievo, in ambiente QGIS. E’ opportuno specificare in questo contesto che questo sarebbe un aggiornamento rispetto al primo ed unico prodotto cartografico a tema geomorfologico realizzato nel 1992 da Barattolo et al”.

“Il secondo – aggiunge – la produzione di un itinerario geoturistico volto alla valorizzazione del patrimonio geologico e della geodiversità isolani, sulla piattaforma Google Earth Pro. La Geodiversità è la componente abiotica della Natura: intesa come l’insieme dei processi che ne hanno modellato il paesaggio. E’ inoltre il partner silente della biodiversità; la sua tutela può comportare la corretta gestione delle risorse idriche, alimentari ed economiche del pianeta, è dunque sempre più necessaria soprattutto in un’ottica di transizione ecologica poichè, a seguito della sua tutela, si può produrre benessere economico e sociale in maniera sostenibile”.

“L’itinerario è stato realizzato – prosegue Martina Verga – alla luce degli studi e dei rilevamenti da remoto e di campo effettuati per la realizzazione della Carta Geomorfologia di Capri in scala 1:8.000 e del tirocinio svolto presso il Centro Caprense I. Cerio, è pensato per essere il più sostenibile possibile, ha come tema alcuni dei Geositi censiti con il metodo dell’ISPRA per il censimento dei geositi nazionali e applica i principi della Geo-interpretation per i fini della divulgazione”.

La dottoressa Verga sottolinea che è stato “un piacere ed un privilegio personale” poter realizzare una tesi magistrale volta ad arricchire la conoscenze geologiche e le offerte turistiche isolane.

In triennale (scienze naturali) scelse come argomento per l’elaborato finale la Posidonia oceanica, una tesi di botanica sistematica che le fece scoprire le ricchezze e le bellezze dell’ambiente sommerso che caratterizza i fondali del nostro paese, come anche la sinergia di fattori, sia naturali che antropici, che ad oggi ne minacciano il benessere.

“Alla luce degli studi condotti in questi ultimi anni ho potuto realizzare – continua la dottoressa – come la tutela e la valorizzazione dell’ambiente abiotico possano, in maniera indiretta, andare a tutelare la componente biotica della Natura. Anche per questo ho deciso di realizzare la mia più recente tesi concentrandomi sulla Geodiverità isolana: ho potuto vedere con i miei occhi negli ultimi 20-30 anni il lento ed inesorabile declino a cui l’isola di Capri sta andando incontro, complice soprattutto il turismo di massa, volto allo sfruttamento incontrollato delle risorse paesaggistiche isolane e che spesso e volentieri, essendo di carattere talmente intensivo, non permette nemmeno ai visitatori di Capri di poterne apprezzare le effettive peculiarità. Questo per me è un grande dispiacere soprattutto perchè l’isola di Capri ospita nel suo territorio delle forme iconiche a livello internazionale, tanto da essere diventata negli ultimi anni un vero e proprio attrattore turistico”.

“L’Italia non è un paese ricco dal punto di vista minerario (abbiamo circa 300 marchi di acque minerali ma non esportiamo minerali, o almeno in maniera competitiva ad oggi), ma è un paese con una grande ricchezza in termini di Geodiversità. Alla luce della più recente istituzione da parte dell’UNESCO del IGD (Giornata internazionale della Geodiversità) il 6 ottobre scorso, e dei numerorissimi Geoparchi negli ultimi anni, dovremmo tutti cominciare a rivalutare la grande potenzialità che queste risorse possono significare per noi”, conclude Verga, intenzionata a donare la sua tesi al Centro Cerio e a donare, se l’università le concederà il via libera, l’itinerario al Comune di Capri.

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