Scrivi per cercare

CRONACA

Caos porto, il Sindaco di Capri a “Il Mattino”: “No al numero chiuso o alle limitazioni ma occorre una regolamentazione che tenga conto di flussi, spazi e pericoli”

Condividi

Lunga intervista del giornalista Antonino Pane al sindaco di Capri Marino Lembo su “Il Mattino” di oggi. “Porto, bolgia senza fine da Capri Sos al prefetto” il titolo della pagina. Al centro della notizia gli ormai noti problemi del caos sul porto e della necessità di una regolamentazione.

“Troppo caos, ordine pubblico a rischio”. L’allarme lo lancia il sindaco di Capri. “Ho chiesto al prefetto Palomba un tavolo tecnico con tutte le istituzioni territoriali. Così non possiamo più andare avanti”. Marino Lembo non vuole meno turisti, lo precisa subito – scrive “Il Mattino” -. “Per carità non parlate di numero chiuso o di limitazioni. Noi chiediamo una regolamentazione che tenga conto dei flussi, degli spazi a disposizione, dei pericoli che ogni giorno si creano sulla banchina e sul piazzale di Marina Grande”.

Fiumi di persone che incrociano automezzi per il trasporto delle merci, taxi, pulmini. E poi la coda alla funicolare, quelle alle biglietterie, un caos che rischia di degenerare ad ogni istante e che, soprattutto, danneggia l’immagine dell’isola. “Viviamo la stessa emergenza – sottolinea Lembo – che ha prodotto le targhe alterne in penisola sorrentina. Occorrono provvedimenti che, ripeto, non devono limitare la libertà delle persone ma che devono consentire a tutti il miglior godimento della nostra isola”.

Ma da dove cominciare? Il sindaco di Capri come prima cosa chiede la separazione delle merci dai passeggeri. Il porto di Capri – ricorda “Il Mattino” – non molti anni fa fu destinatario di un finanziamento di otto milioni per allargare la banchina. “Il progetto fu approvato – sottolinea Lembo – ma non passò al vaglio della Soprintendenza e Capri perse il finanziamento. Gli spazi sono troppo stretti, e i mezzi sempre più grandi. Ci sono momenti in cui sulla banchina in arrivo ci sono mille passeggeri. Arrivi da Napoli, dalla penisola sorrentina, dalla costiera amalfitana. Basta che uno fa ritardo per generare pericoli. Ecco perché chiediamo un tavolo: è necessario spalmare gli arrivi. Non vogliamo limitarli, noi per primi abbiamo invocato il ripristino del piano orario. Ma vogliamo valutare insieme ai tecnici, attracco per attracco, partenza per partenza a cominciare da una netta separazione tra merci e passeggeri”.

Tags:

You Might also Like

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.